LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono in calo, penalizzati dalle aspettative che i tagli ai tassi di interesse statunitensi possano essere rimandati, anche se i dati positivi sul commercio cinese alimentano le speranze per la domanda del primo importatore di petrolio al mondo.
Intorno alle 12,00, i futures sul Brent scivolano di 50 centesimi o dello 0,6% a 82,46 dollari il barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate statunitense perdono 42 centesimi, o lo 0,53%, a 78,71 dollari il barile.
I mercati si stanno preparando al rischio che la Federal Reserve possa ritardare il primo taglio dei tassi di interesse alla seconda metà di quest'anno e dare così una spinta al dollaro, secondo un sondaggio Reuters condotto tra gli strategist valutari.
Intanto, la crescita delle importazioni e delle esportazioni cinesi ha battuto le stime, suggerendo che il commercio globale sta svoltando, un segnale positivo per le autorità del Paese che stanno tentando di sostenere la ripresa economica.
Nei primi due mesi del 2024, la Cina ha registrato un aumento delle importazioni del 5,1% rispetto all'anno precedente, raggiungendo circa 10,74 milioni di barili al giorno (bpd), come hanno mostrato i dati doganali, grazie all'aumento degli acquisti di greggio per far fronte alle vendite di carburante durante le festività del Capodanno lunare.
Il Brent e il Wti sono saliti di circa l'1% ieri dopo che le scorte di greggio sono aumentate per la sesta settimana consecutiva, con un incremento di 1,4 milioni di barili, circa due terzi dell'aumento di 2,1 milioni di barili previsto dagli analisti in un sondaggio Reuters.
Le scorte di benzina e di distillati sono diminuite più del previsto, secondo i dati Eia.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)