LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono poco mossi e restan vicini ai massimi di tre mesi, sui segnali di un'offerta più limitata e sulle promesse da parte delle autorità cinesi di dare sostegno alla seconda economia mondiale, mentre pesano i dati economici più deboli dei Paesi occidentali.
Intorno alle 10,55 i futures sul Brent sono in calo di 33 centesimi, o dello 0,4%, a 82,42 dollari al barile, mentre il greggio statunitense West Texas Intermediate cede 28 centesimi, o lo 0,4% 78,46 dollari.
I benchmark del greggio si avviano al quinto guadagno settimanale consecutivo, con le forniture che dovrebbero ridursi a causa dei tagli alla produzione da parte dell'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) e degli alleati.
Si attendono i dati sulle scorte di greggio degli Stati Uniti. Secondo le stime di quattro analisti intervistati da Reuters, in media le scorte di greggio sono diminuite di circa 2 milioni di barili nella settimana al 21 luglio. [EIA/S]
In Cina, seconda economia mondiale e secondo consumatore di petrolio, i leader si sono impegnati a rafforzare il sostegno all'economia.
Un sondaggio ha rivelato che l'attività delle imprese della zona euro si è ridotta più del previsto nel mese di luglio.
Negli Stati Uniti, l'attività imprenditoriale è rallentata fino a raggiungere un minimo di cinque mesi a luglio, secondo un sondaggio molto monitorato, ma il calo dei prezzi input e il rallentamento delle assunzioni indicano che la Federal Reserve potrebbe aver fatto progressi nel tentativo di ridurre l'inflazione.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)