LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio si indirizzano a registrare i maggiori guadagni mensili da più di un anno a questa parte, sulle aspettative che l'Arabia Saudita estenda i tagli volontari alla produzione a settembre e rafforzi l'offerta globale.
Intorno alle 10,40 i futures sul Brent scivolano di 4 centesimi a 84,95 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense avanza di 7 centesimi a 80,65 dollari al barile.
Il contratto Brent di settembre scadrà oggi. Il contratto di ottobre, più attivo, sale di 6 centesimi a 84,47 dollari al barile.
Il Brent e il Wti venerdì si sono attestati sui livelli più alti da aprile, guadagnando per la quinta settimana consecutiva, grazie alla contrazione delle forniture di petrolio a livello globale e alle aspettative di una fine dei rialzi dei tassi di interesse statunitensi.
Entrambi sono sulla buona strada per chiudere il mese di luglio con i maggiori guadagni mensili dal gennaio 2022.
Nel frattempo, l'Arabia Saudita dovrebbe estendere il taglio volontario della produzione di petrolio di 1 milione di barili al giorno (bpd) per un altro mese, incluso settembre.
Gli attuali tagli di Riyadh hanno già limitato le forniture e le scorte di petrolio hanno iniziato a diminuire in alcune regioni, poiché la domanda supera l'offerta.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)