Di Peter Nurse
Investing.com - I prezzi del petrolio questo martedì sono in ripresa dalle forti perdite della seduta precedente, con il mercato che cerca di valutare la portata della distruzione della domanda causata dai prolungati lockdown per il COVID-19 in Cina.
Alle 14:45 CEST, i future del greggio USA salgono dell’1,2% a 99,67 dollari al barile, mentre il contratto del Brent va su dell’1,2% a 103,34 dollari. Entrambi i riferimenti hanno chiuso la seduta precedente con un ribasso di circa il 4%.
I future della benzina RBOB sono in salita dello 0,9% a 3,2494 dollari al gallone.
Il mercato resta sulle spine riguardo agli sviluppi sul COVID in Cina, il maggiore importatore mondiale di petrolio. I distretti di Pechino hanno iniziato una settimana di screening di massa, mentre prosegue il lockdown a Shanghai.
Tuttavia, sono arrivate delle buone notizie questo martedì: l’agenzia di dati sui viaggi OAG ha dichiarato che la capacità globale delle compagnie aeree è schizzata ai massimi del 2022 questa settimana, grazie alla ripresa della domanda domestica cinese malgrado i lockdown.
Il mercato intanto resta supportato dalla guerra in Ucraina e dalle relative sanzioni contro la Russia.
Gli Stati Uniti hanno già vietato le importazioni di petrolio russo ed il Regno Unito ha annunciato dei piani per ridurle entro fine anno. L’Unione Europea esita ad adottare una misura simile, dal momento che molti paesi dipendono fortemente dall’energia russa. La Germania al momento compra circa il 25% del suo petrolio ed il 40% del suo gas dalla Russia.
L’American Petroleum Institute pubblicherà la stima settimanale sulle scorte di greggio e carburante USA nel corso della seduta, come al solito.
Cinque analisti intervistati da Reuters stimano in media che le scorte petrolifere USA siano aumentate di 2,2 milioni di barili nella settimana terminata il 22 aprile. Si tratterebbe di un risultato ribassista dal momento che erano scese di 4,5 milioni di barili la settimana prima.