LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo e si avviano a chiudere la settimana in rialzo di oltre il 7% grazie ai solidi segnali di crescita della domanda in Cina, principale importatore di petrolio, e alle aspettative di un aumento meno aggressivo dei tassi di interesse negli Stati Uniti.
Intorno alle 12,00 i futures sul Brent avanzano di 83 centesimi, o dello 0,99%, a 84,86 dollari al barile. I futures sul greggio West Texas Intermediate (Wti) guadagnano 79 centesimi, o l'1,01%, a 79,18 dollari al barile.
Il Brent è salito del 7,6% questa settimana e il Wti del 7%, recuperando gran parte delle perdite della settimana precedente.
Secondo gli analisti, i recenti acquisti di greggio da parte della Cina e l'aumento del traffico su strada hanno alimentato la fiducia nella ripresa della domanda nella seconda economia mondiale, dopo la riapertura delle frontiere e l'allentamento delle restrizioni contro il Covid-19 in seguito alle proteste dei mesi scorsi.
I prezzi del petrolio sono sostenuti anche dal calo del dollaro, ai minimi di quasi nove mesi, dopo dati che hanno mostrato che l'inflazione statunitense è scesa per la prima volta in due anni e mezzo, rafforzando le aspettative che la Federal Reserve rallenti il ritmo dei rialzi dei tassi.
L'indebolimento del biglietto verde tende a stimolare la domanda di petrolio, in quanto lo rende più conveniente per gli acquirenti che detengono altre valute.
(Tradotto da Chiara Bontacchio, editing Sabina Suzzi)