Investing.com - I futures del greggio sono scambiati questo martedì vicino al minimo di quattro mesi e mezzo toccato nella seduta precedente, dal momento che i traders attendono il rilascio degli importanti dati settimanali sulle scorte USA per valutare la forza della domanda di petrolio da parte del principale consumatore mondiale.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono scambiati a 94,54 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,1%.
I futures del petrolio scambiati sulla borsa di New York sono rimasti in un range tra 94,37 dollari al barile, il minimo giornaliero e il massimo della seduta di 94,91 dollari al barile.
Il contratto di dicembre ieri è sceso a 94,06 dollari al barile, il minimo dal 26 giugno, prima di stabilirsi a 94,62 dollari al barile, pressoché invariato sulla giornata.
I futures del petrolio troveranno supporto a 93,71 dollari al barile, il minimo dal 26 giugno e resistenza a 96,64 dollari al barile, il massimo dall’1 novembre.
I traders attendono il rilascio dei nuovi dati settimanali sulle scorte USA di greggio e prodotti raffinati per valutare la forza della domanda di petrolio da parte del principale consumatore mondiale.
Nel corso della giornata, l’American Petroleum Institute rilascerà il report sulle scorte USA, mentre il report governativo di domani potrebbe indicare che le scorte di greggio sono aumentate di 1,8 milioni di barili.
I prezzi USA del greggio hanno avuto un andamento negativo nelle scorse settimane a causa dei timori per il recente shutdown del governo federale che ha portato a un calo della crescita economica e ha fatto diminuire la richiesta del principale consumatore mondiale di petrolio.
Gli investitori attendono anche il rilascio degli importanti dati economici USA nel corso della settimana per cercare di stabilire la tempistica del ridimensionamento del programma di acquisti della Fed.
Gli USA giovedì rilasceranno i dati preliminari sulla crescita economica del terzo trimestre, mentre l’attesissimo report sull’occupazione non agricola di ottobre è previsto per venerdì.
La Fed è stata più ottimistica del previsto nella valutazione economica in seguito al vertice di politica monetaria della scorsa settimana, alimentando le speculazioni che possa iniziare la riduzione dello stimolo durante il vertice di dicembre.
I traders del greggio di recente hanno seguito da vicino i dati USA per valutare il loro impatto sull’eventualità che la Fed possa ridurre gli acquisti di bond.
Il programma di stimolo della Fed è considerato da molti investitori come un fattore determinante per la crescita del prezzo delle materie prime perché tende ad abbassare il valore del dollaro.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures Brent del petrolio con consegna a dicembre sono in calo dello 0,05% a 106,19 dollari al barile, con lo spread tra i Brent e i contratti del greggio a 11,65 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a dicembre sono scambiati a 94,54 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,1%.
I futures del petrolio scambiati sulla borsa di New York sono rimasti in un range tra 94,37 dollari al barile, il minimo giornaliero e il massimo della seduta di 94,91 dollari al barile.
Il contratto di dicembre ieri è sceso a 94,06 dollari al barile, il minimo dal 26 giugno, prima di stabilirsi a 94,62 dollari al barile, pressoché invariato sulla giornata.
I futures del petrolio troveranno supporto a 93,71 dollari al barile, il minimo dal 26 giugno e resistenza a 96,64 dollari al barile, il massimo dall’1 novembre.
I traders attendono il rilascio dei nuovi dati settimanali sulle scorte USA di greggio e prodotti raffinati per valutare la forza della domanda di petrolio da parte del principale consumatore mondiale.
Nel corso della giornata, l’American Petroleum Institute rilascerà il report sulle scorte USA, mentre il report governativo di domani potrebbe indicare che le scorte di greggio sono aumentate di 1,8 milioni di barili.
I prezzi USA del greggio hanno avuto un andamento negativo nelle scorse settimane a causa dei timori per il recente shutdown del governo federale che ha portato a un calo della crescita economica e ha fatto diminuire la richiesta del principale consumatore mondiale di petrolio.
Gli investitori attendono anche il rilascio degli importanti dati economici USA nel corso della settimana per cercare di stabilire la tempistica del ridimensionamento del programma di acquisti della Fed.
Gli USA giovedì rilasceranno i dati preliminari sulla crescita economica del terzo trimestre, mentre l’attesissimo report sull’occupazione non agricola di ottobre è previsto per venerdì.
La Fed è stata più ottimistica del previsto nella valutazione economica in seguito al vertice di politica monetaria della scorsa settimana, alimentando le speculazioni che possa iniziare la riduzione dello stimolo durante il vertice di dicembre.
I traders del greggio di recente hanno seguito da vicino i dati USA per valutare il loro impatto sull’eventualità che la Fed possa ridurre gli acquisti di bond.
Il programma di stimolo della Fed è considerato da molti investitori come un fattore determinante per la crescita del prezzo delle materie prime perché tende ad abbassare il valore del dollaro.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures Brent del petrolio con consegna a dicembre sono in calo dello 0,05% a 106,19 dollari al barile, con lo spread tra i Brent e i contratti del greggio a 11,65 dollari al barile.