Investing.com - Il greggio USA continua a scendere, oscillando vicino al minimo di 13 mesi negli scambi ridotti per festa di questo giovedì, giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti, tra l’aumento delle scorte statunitensi e i timori per l’eccesso di scorte che pesano sulla materia prima.
I future del greggio West Texas Intermediate scambiati a New York vanno giù di 11 centesimi, o dello 0,20%, a 54,52 dollari al barile alle 9:31 ET (14:31 GMT).
Intanto, i future del greggio Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, schizzano di 7 centesimi, o del 3,11%, a 63,55 dollari al barile.
Entrambi i prezzi sono in territorio negativo sul 2018 e il greggio USA è crollato del 30% a livelli che non si registravano dall’ottobre 2017 dal massimo di quattro anni del 3 ottobre.
Gli investitori continuano a temere che il rallentamento economico globale possa pesare sulla domanda anche se i principali produttori (soprattutto USA, Arabia Saudita e Russia) continuano ad aumentare la produzione.
Gli ultimi dati della U.S. Energy Information Administration pubblicati ieri mostrano che le scorte commerciali di greggio USA sono salite di 4,9 milioni di barili a 446,91 milioni di barili la scorsa settimana.
Si tratta del massimo dal dicembre dello scorso anno ed è quasi il doppio rispetto alle previsioni degli analisti.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio è preoccupata per l’insorgere di un esubero che potrebbe trascinare ulteriormente al ribasso i prezzi e sta cercando di raggiungere un accordo con gli alleati non-OPEC, guidati dalla Russia, per ridurre i livelli di produzione.
L’OPEC spera di stringere un accordo quando si incontrerà a Vienna il 6 dicembre.
I future della benzina scendono dello 0,33% a 1,5020 dollari al gallone alle 9:34 ET (14:34 GMT) mentre il combustibile da riscaldamento sale dello 0,16% a 1,9733 dollari al gallone.
I future del gas naturale crollano del 5,06% a 4,226 dollari per milione di BTU.