Futures Pros – I futures del petrolio greggio oggi sono in salita, tra la possibilità che la ripresa economica globale possa portare una maggiore domanda e l’attesa per il rilascio dei dati settimanali sulle forniture di greggio degli Stati Uniti.
Il New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del greggio con consegna marzo a 91,12 al barile durante la mattinata di scambi europei, salendo dello 0,46%.
Precedentemente era stato toccato il massimo giornaliero di 91,31 dollari al barile.
I dati di martedì hanno mostrato che il settore manifatturiero degli Stati Uniti è cresciuto nel mese di gennaio al passo più veloce dal 2004, mentre una relazione separata ha mostrato che l'attività manifatturiera nel Regno Unito è cresciuta nel mese di gennaio al passo più veloce dall'inizio delle rilevazioni nel 1992.
Nel frattempo, il divario tra i contratti futures petroliferi continua ad ampliarsi. Sull’ ICE Futures Exchange, i futures Brent con consegna marzo sono salito dello 0,13%, scambiati a 101,79 dollari al barile, fino 10,67 sulla controparte statunitense.
Il prezzo dei futures Brent ha superato i 102 dollari nella mattinata di mercoledì, per la prima volta dall'ottobre 2008, dopo che il presidente egiziano Hosni Mubarak ha dichiarato che non si dimetterà a settembre, innescando l’ira delle centinaia di migliaia di protestanti riuniti al Cairo per chiedere la fine immediata del suo regime.
I mercati intanto attendono nel corso della giornata il rilascio della relazione sul greggio della US Energy Information Administration per la settimana conclusa il 28 gennaio.
I dati potrebbero dimostrare che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 2,5 milioni di barili, dopo essere salite di 4,8 milioni di barili rispetto alla settimana precedente.
Gli Stati Uniti sono il maggiore consumatore mondiale di greggio.
Il gas naturale con consegna a marzo è salito dello 0,79%, scambiato a 4,386 dollari per milione di unità termiche britanniche, mentre l'olio da riscaldamento con consegna a marzo è sceso dello 0,03%, scambiato a 2,762 a gallone durante gli scambi europei della mattinata.
Il New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del greggio con consegna marzo a 91,12 al barile durante la mattinata di scambi europei, salendo dello 0,46%.
Precedentemente era stato toccato il massimo giornaliero di 91,31 dollari al barile.
I dati di martedì hanno mostrato che il settore manifatturiero degli Stati Uniti è cresciuto nel mese di gennaio al passo più veloce dal 2004, mentre una relazione separata ha mostrato che l'attività manifatturiera nel Regno Unito è cresciuta nel mese di gennaio al passo più veloce dall'inizio delle rilevazioni nel 1992.
Nel frattempo, il divario tra i contratti futures petroliferi continua ad ampliarsi. Sull’ ICE Futures Exchange, i futures Brent con consegna marzo sono salito dello 0,13%, scambiati a 101,79 dollari al barile, fino 10,67 sulla controparte statunitense.
Il prezzo dei futures Brent ha superato i 102 dollari nella mattinata di mercoledì, per la prima volta dall'ottobre 2008, dopo che il presidente egiziano Hosni Mubarak ha dichiarato che non si dimetterà a settembre, innescando l’ira delle centinaia di migliaia di protestanti riuniti al Cairo per chiedere la fine immediata del suo regime.
I mercati intanto attendono nel corso della giornata il rilascio della relazione sul greggio della US Energy Information Administration per la settimana conclusa il 28 gennaio.
I dati potrebbero dimostrare che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 2,5 milioni di barili, dopo essere salite di 4,8 milioni di barili rispetto alla settimana precedente.
Gli Stati Uniti sono il maggiore consumatore mondiale di greggio.
Il gas naturale con consegna a marzo è salito dello 0,79%, scambiato a 4,386 dollari per milione di unità termiche britanniche, mentre l'olio da riscaldamento con consegna a marzo è sceso dello 0,03%, scambiato a 2,762 a gallone durante gli scambi europei della mattinata.