Investing.com - Il prezzo dell’oro è in salita ed è scambiato vicino al massimo di oltre sei mesi questo giovedì in Asia, nei timori per il rallentamento economico globale e per la volatilità sui mercati azionari.
I future dell’oro con consegna a febbraio salgono dello 0,6% a 1.291,85 dollari alle 1:34 ET (06:34 GMT) sul Comex.
Ieri, Apple (NASDAQ:AAPL) ha abbassato le previsioni sugli utili a 84 miliardi di dollari per il primo trimestre fiscale terminato il 29 dicembre, molto meno delle aspettative degli analisti di 91,5 miliardi di dollari.
La compagnia aveva inizialmente previsto utili compresi tra 89 e 93 miliardi di dollari.
Le borse asiatiche sono perlopiù al ribasso dopo la notizia, con i fornitori di Apple quotati in Asia che hanno visto una performance inferiore a quella dei rivali regionali.
Gli asset rifugio come l’oro e lo yen giapponese, invece, sono stati supportati.
Il dollaro è crollato di ben il 3% contro lo yen nella notte.
Ad alimentare la paura di un rallentamento economico globale hanno contribuito i dati di questa settimana da cui è emerso che l’attività industriale si è indebolita a dicembre in Asia, soprattutto in Cina.
Ieri la Cina ha infatti riportato che l’indice PMI di Caixin sul settore manifatturiero è sceso a 49,7 a dicembre da 50,2 del mese prima, la prima contrazione dal maggio 2017.
Una lettura inferiore a 50 indica infatti una contrazione.
Il dato conferma il trend dell’indice PMI ufficiale pubblicato lunedì, che ha mostrato un calo a 49,4 a dicembre.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 96,155.
Nel frattempo, un dollaro debole ha reso i lingotti, valutati in dollari, più economici per gli investitori titolari di altre valute.
“Il dollaro più debole ha supportato l’oro. La gente è più interessata all’oro in quanto i mercati azionari sono sotto pressione e guarda all’oro come rifugio”, afferma Peter Fung, a capo delle operazioni commerciali di Wing Fung Precious Metals ad Hong Kong.