Investing.com - I futures del greggio sono in calo nella mattinata europea di venerdì, con gli investitori che attendono il rilascio dei dati USA nel corso della giornata, dopo i dati deludenti di ieri.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a marzo sono stati scambiati a 100,17 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,18%.
Il contratto di marzo ieri è sceso dello 0,02% a 100,35 dollari al barile.
I futures del greggio troveranno supporto a 99,11 dollari al barile, il minimo dal 10 febbraio e resistenza a 101,38 dollari al barile, massimo dal 12 febbraio.
Il prezzo del petrolio è rimasto sotto pressione dopo che il Dipartimento per il Commercio ha mostrato
un calo delle vendite al dettaglio pari allo 0,4% lo scorso mese, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%. I dati di dicembre sono stati rivisti al ribasso ad un calo dello 0,1% dalla lettura precedente di un aumento dello 0.2%.
L’aumento delle vendite al dettaglio è legato ad una crescita economica più forte, mentre le vendite più deboli sono un segnale di un economia in difficoltà.
Le vendite al dettaglio core che escludono le vendite di automobili, sono rimaste invariate il mese scorso, contro le previsioni di un aumento dello 0,1%. Le vendite al dettaglio core a dicembre sono state riviste ad un aumento dello 0,3% dal precedente aumento dello 0,7%.
Le vendite core corrispondono quasi totalmente alla componente di spesa dei consumatori del report del governo sul prodotto interno lordo. La spesa dei consumatori rappresenta il 70% della crescita economica USA.
Un secondo report ha mostrato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione negli USA è salito inaspettatamente, sottolineando i timori per il mercato del lavoro.
I dati deludenti hanno alimentato la speculazione che la Federal Reserve avrà un approccio graduale verso la riduzione del programma di stimolo quest’anno. Durante l’ultimo vertice di politica monetaria, la Fed ha ridimensionato di ulteriori 10 miliardi di dollari il suo programma di acquisti, che ora ammonta a 65 miliardi di dollari al mese.
I prezzi del petrolio sono rimasti supportati dal calo di 100.000 barili registrato dalla produzione giornaliera libica, in seguito alla chiusura da parte dei ribelli di due oleodotti cruciali per il paese, secondo quanto dichiarato dalla compagnia petrolifera di stato.
BP ha dichiarato lo stato di forza maggiore su un campo petrolifero in Angola e ciò potrebbe compromettere le esportazioni fino a 180.000 barili al giorno.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures del greggio Brent con consegna ad aprile sono in salita dello 0,16% a 108,35 dollari al barile, mentre lo spread tra i contratti del greggio Brent e quelli USA è di 8,18 dollari al barile.