La ricetta di Dwane (AllianzGI) per il 2020 prevede forti convinzioni d’investimento e una gestione attiva del rischio, in modo da ricercare le fonti di alpha (extra rendimento rispetto al mercato)
Ad un mese dalla conclusione, il 2019 lascia in eredità una situazione fluida sui mercati finanziari. Da un lato le banche centrali proseguono nelle loro politiche monetarie espansive per cercare di riaccendere la crescita. Dall’altro, performance oltre il 20% per i mercati azionari e rendimenti ai minimi per le obbligazioni disegnano un contesto di partenza per il nuovo anno molto più complicato per gli investitori.
PERCHE’ RINUNCIARE ALLE STRATEGIE PASSIVE
“Riteniamo che nel 2020 ci possa essere una continua alternanza tra avversione e propensione al rischio, in un contesto di tassi bassi, scarsa crescita economica, e maggiore incertezza politica” fa presente Neil Dwane, Global Strategist di AllianzGI, convinto della necessità di gestire in modo attivo il rischio di portafoglio rinunciando a strategie passive che legherebbero gli investitori ai rendimenti volatili di un indice di mercato. Le aspettative sulla crescita globale sono infatti piuttosto modeste per il nuovo anno, complici la decelerazione degli Stati Uniti e la continua incertezza sulle ripercussioni degli sviluppi monetari e politici sui mercati finanziari, in primis le elezioni presidenziali negli Stati Uniti...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge