VIENNA (Reuters) - I membri dell'Opec non hanno raggiunto un accordo sul tetto di produzione di greggio nella riunione odierna che si è conclusa in una clima di livore, dopo che l'Iran ha detto che non avrebbe considerato alcun taglio alla produzione finché non avrà ripristinato il livello di produzione precedente alle sanzioni occidentali.
Nella nota finale non si fa cenno al nuovo tetto di produzione, consentendo quindi ai membri del cartello di continuare a pompare petrolio agli attuali livelli in un mercato che è già in una fase di forniture abbondanti.
Il segretario generale dell'Opec, Abdullah al-Badri, ha detto che l'Organizzazione non ha trovato un accordo su alcun numero perché non può prevedere quanto petrolio l'Iran immetterà sul mercato il prossimo anno, dopo che le sanzioni saranno tolte a seguito dell'accordo raggiunto con le potenze ocidentali sei mesi fa sul suo programma nucleare.
Molti ministri hanno lasciato la riunione senza fare commenti. Il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zangeneh, ha detto, prima della riunione odierna, che Teheran discuterà di cosa fare solo quando il suo Paese avrà raggiunto pieni livelli di produzione, se e quando le sanzioni occidentali saranno tolte.
Il ministro saudita Ali al-Naimi in precedenza aveva detto che spera in una crescita della domanda globale tale da assorbire il balzo della produzione iraniana il prossimo anno. "Ognuno è benvenuto a entrare nel mercato".
L'Iran ha sempre detto che aumenterà la produzione di almeno 1 milione di barili al giorno quando le sanzioni saranno tolte. Senza freni da altre parti, questa produzione si andrebbe ad aggiungere all'eccesso di offerta attuale, visto che il mondo sta consumando attualmente fino a 2 milioni di barili al giorno in meno rispetto alla sua produzione.