Investing.com – Secondo le ultime analisi di Credit Suisse il prezzo dell’oro è destinato a scendere ulteriormente nel corso del 2013 e il suo deprezzamento potrebbe continuare anche nel 2014.
L’ufficio ricerche dell’istituto prevede una lenta ma continua discesa delle quotazioni, per i prossimi 5 anni.
Secondo le stime dell’importante banca svizzera il metallo giallo potrebbe presto perdere un ulteriore 20% circa del suo valore riportandolo così inizialmente intorno ad una quotazione di 1100 dollari, per poi scendere verso i 1000 dollari.
La precedente scalata del prezzo sino ed oltre 1900 dollari è stata sostenuta essenzialmente da fortissimi acquisti di oro finanziario e solo parzialmente dalla domanda di oro fisico, fenomeno che ora sembra essersi esattamente invertito, è tornata forte la domanda di oro fisico, mentre si mantiene scarso l’interesse su quello finanziario.
Secondo Deverell, responsabile di Credit Suisse della ricerca sulle materie prime, è piuttosto probabile una futura decisa flessione della forte domanda attuale che viene considerata solo temporanea e dovuta a limitati fenomeni locali, soprattutto in estremo oriente.
Si prevede, nel giro di qualche mese, una diminuzione della domanda sia di lingotti che di monete che di gioielli.
E’ recente la comunicazione, da parte del World Gold Council, che la domanda globale di oro nel primo trimestre 2013 è in diminuzione del 13%, rispetto all'ultimo trimestre 2012, nonostante la richiesta di lingotti, monete e gioielli sia in aumento.
L’ufficio ricerche dell’istituto prevede una lenta ma continua discesa delle quotazioni, per i prossimi 5 anni.
Secondo le stime dell’importante banca svizzera il metallo giallo potrebbe presto perdere un ulteriore 20% circa del suo valore riportandolo così inizialmente intorno ad una quotazione di 1100 dollari, per poi scendere verso i 1000 dollari.
La precedente scalata del prezzo sino ed oltre 1900 dollari è stata sostenuta essenzialmente da fortissimi acquisti di oro finanziario e solo parzialmente dalla domanda di oro fisico, fenomeno che ora sembra essersi esattamente invertito, è tornata forte la domanda di oro fisico, mentre si mantiene scarso l’interesse su quello finanziario.
Secondo Deverell, responsabile di Credit Suisse della ricerca sulle materie prime, è piuttosto probabile una futura decisa flessione della forte domanda attuale che viene considerata solo temporanea e dovuta a limitati fenomeni locali, soprattutto in estremo oriente.
Si prevede, nel giro di qualche mese, una diminuzione della domanda sia di lingotti che di monete che di gioielli.
E’ recente la comunicazione, da parte del World Gold Council, che la domanda globale di oro nel primo trimestre 2013 è in diminuzione del 13%, rispetto all'ultimo trimestre 2012, nonostante la richiesta di lingotti, monete e gioielli sia in aumento.