Investing.com - Il prezzo dell’oro è in lieve calo negli scambi europei di questo giovedì, ma resta vicino al massimo di due settimane, con gli investitori che tengono gli occhi puntati sui nuovi sviluppi politici negli Stati Uniti, in un clima di incertezza circa il futuro del Presidente Donald Trump.
Sul Comex, i future dell’oro scendono di 3,00 dollari, o dello 0,3%, a 1.255,29 dollari l’oncia troy alle 3:00 ET (07:00 GMT). Intanto, l’oro spot si attesta a 1.255,51 dollari. Il prezzo del metallo giallo è schizzato al massimo di 1.263,20 dollari nella notte, il massimo dal 1° maggio.
L’oro ha registrato la sesta seduta al rialzo consecutiva ieri sulla scia delle ultime notizie da Washington.
Il Vice Procuratore Generale del Dipartimento per la Giustizia Rod Rosenstein ieri ha nominato l’ex direttore dell’FBI Robert Mueller consigliere speciale nelle indagini sulla presunta interferenza della Russia nelle elezioni presidenziali USA.
Ciò è avvenuto in seguito alla notizia di martedì secondo cui il Presidente Trump avrebbe chiesto all’allora direttore dell’FBI James Comey di chiudere le indagini sull’operato dell’ex consigliere alla Sicurezza Nazionale Mike Flynn, un’accusa seria che, se verificata, potrebbe persino portare all’impeachment del Presidente.
La notizia ha alimentato i timori che Trump possa non riuscire ad attuare il programma di stimolo economico promesso di fronte alle crescenti controversie.
Il crescente trambusto politico pesa sulla domanda degli investimenti legati al rischio, come i titoli azionari globali, e spinge quelli considerati beni rifugio, come lo yen, i lingotti e i buoni del Tesoro USA, che vengono scelti nei periodi di instabilità politica.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 97,61 negli scambi londinesi.
L’indice è sceso al minimo di 97,28 nella notte, un livello raggiunto l’ultima volta subito dopo la vittoria a sorpresa di Trump a novembre.
Sul biglietto verde pesa inoltre la riduzione delle aspettative di ulteriori aumenti da parte della Federal Reserve nel corso dell’anno, dopo gli ultimi dati deboli che hanno scatenato i timori per lo stato di salute dell’economia.
La probabilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice di giugno è scesa al 60%, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, in calo da più dell’80% della settimana scorsa, mentre la possibilità di un secondo aumento a dicembre è scesa al 30% dal 50% della settimana prima.
Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi di interesse USA, il cui aumento fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti. Un aumento graduale dei tassi di interesse avrebbe ripercussioni minori per il prezzo dell’oro rispetto ad una serie di aumenti.
Sempre sul Comex, i future dell’argento crollano di 16,4 centesimi, o dell’1%, a 16,74 dollari l’oncia troy, dopo aver toccato il massimo dal 1° maggio di 17,03 dollari ieri.
Intanto, il platino scende dello 0,7% a 939,30 dollari, mentre il palladio è in salita dello 0,6% a 781,67 dollari l’oncia.
I future del rame scendono di 2,7 centesimi a 2,519 dollari la libbra.