Investing.com – I futures dell'oro sono in salita oggi, per il secondo giorno consecutivo, al massimo di 8 giorni dopo l’accordo raggiunto dai ministre delle finanze della zona euro sul salvataggio di 130 miliardi concesso alla Grecia.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna ad aprile a 1.741,15 dollari l’oncia troy, su dello 0,88% nella mattinata europea.
Precedentemente il prezzo era salito dell’ 1,05%, a 1.744,75 l’oncia troy, il massimo dal 9 febbraio.
Supporto a breve termine a 1.727,85 l’oncia troy, il minimo dal 17 febbraio e resistenza a 1.754,95 l’oncia troy, il massimo dal 9 febbraio.
Nella primissima mattinata di oggi i ministri delle finanze della zona euro hanno concesso alla Grecia un salvataggio di 130 miliardi di euro, per ridurre il debito del paese al 120% del PIL per il 2020, evitando così un default.
I creditori del settore privato hanno inoltre accettato un write down dei titoli del 53,5%, rispetto al 50% precedentemente concesso, e ci si aspetta che ciò taglierà il debito greco di 107 miliardi.
La decisione aiuterà Atene a pagare i bond in scadenza e evitare un default del debito sovrano.
Tuttavia gli investitori restano cauti, nell’incertezza sulla capacità della Grecia di rispettare gli obblighi presi, e ripagare il suo debito, mentre altri pensano che l’accordo è solo una soluzione a breve termine per evitare alla Grecia un collasso finanziario.
In seguito al meeting di stamane l’eurogruppo ha dichiarato che ci sono le “aspettative che il FMI dia un significativo contributo” al nuovo piano greco.
Ma il FMI deciderà l’entità del suo contributo di affiancamento al salvataggio solo “nella seconda settimana di marzo,” come ha dichiarato Christine Lagarde.
Intanto, il Financial Times ha riportato che il paese così fortemente indebitato, potrà necessitare di un terzo salvataggio, quando termineranno le risorse del secondo.
La notizia faceva riferimento ad un repot riservato preparato dagli analisti della Troika, FMI, BCE e Commissione Europea, che afferma la necessità di un “supporto finanziario prolungato” nel timore che il rischio del programma di austerità sia una lunga recessione.
I prezzi dell’oro si sono mossi in un range tra i 1.700 ed i 1.760 dollari dall’inizio di febbraio, seguendo gli sviluppi della Grecia.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è salito dell’ 1,6% a 33,75 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è salito dell’1,8% a 3,775 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna ad aprile a 1.741,15 dollari l’oncia troy, su dello 0,88% nella mattinata europea.
Precedentemente il prezzo era salito dell’ 1,05%, a 1.744,75 l’oncia troy, il massimo dal 9 febbraio.
Supporto a breve termine a 1.727,85 l’oncia troy, il minimo dal 17 febbraio e resistenza a 1.754,95 l’oncia troy, il massimo dal 9 febbraio.
Nella primissima mattinata di oggi i ministri delle finanze della zona euro hanno concesso alla Grecia un salvataggio di 130 miliardi di euro, per ridurre il debito del paese al 120% del PIL per il 2020, evitando così un default.
I creditori del settore privato hanno inoltre accettato un write down dei titoli del 53,5%, rispetto al 50% precedentemente concesso, e ci si aspetta che ciò taglierà il debito greco di 107 miliardi.
La decisione aiuterà Atene a pagare i bond in scadenza e evitare un default del debito sovrano.
Tuttavia gli investitori restano cauti, nell’incertezza sulla capacità della Grecia di rispettare gli obblighi presi, e ripagare il suo debito, mentre altri pensano che l’accordo è solo una soluzione a breve termine per evitare alla Grecia un collasso finanziario.
In seguito al meeting di stamane l’eurogruppo ha dichiarato che ci sono le “aspettative che il FMI dia un significativo contributo” al nuovo piano greco.
Ma il FMI deciderà l’entità del suo contributo di affiancamento al salvataggio solo “nella seconda settimana di marzo,” come ha dichiarato Christine Lagarde.
Intanto, il Financial Times ha riportato che il paese così fortemente indebitato, potrà necessitare di un terzo salvataggio, quando termineranno le risorse del secondo.
La notizia faceva riferimento ad un repot riservato preparato dagli analisti della Troika, FMI, BCE e Commissione Europea, che afferma la necessità di un “supporto finanziario prolungato” nel timore che il rischio del programma di austerità sia una lunga recessione.
I prezzi dell’oro si sono mossi in un range tra i 1.700 ed i 1.760 dollari dall’inizio di febbraio, seguendo gli sviluppi della Grecia.
Sul Comex, l’argento con consegna a marzo è salito dell’ 1,6% a 33,75 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a marzo è salito dell’1,8% a 3,775 dollari la libbra.