Investing.com - I futures dell’oro sono in salita per la prima volta dopo 4 giorni; l’appeal del metallo prezioso è stato spinto dalla debolezza del dollaro USA, ma i timori sono limitati dalla prospettiva incerta verso un ulteriore allentamento negli USA.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.582,95 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,75%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,9% al massimo della seduta di 1.584,15 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.554,55 dollari l’oncia troy, il minimo del 12 luglio e resistenza a 1.598,75 il massimo del 17 luglio.
I guadagni dell’oro hanno seguito il calo del dollaro contro le principali controparti, con il sentimento degli investitori che si è rafforzato, spingendo la domanda per asset a più alto rendimento.
Il dollaro australiano ha toccato il massimo di 11 settimane contro il biglietto verde, mentre l’indice del dollaro, che mostra la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,3% per essere scambiato a 82,83, il minimo dal 5 luglio.
Intanto gli operatori continuano a rimuginare sui messaggi misti del Presidente della Federal Reseve Ben Bernank sulla politica economica e monetaria USA.
Bernanke ha confermato che la banca centrale resta pronta ad intervenire per supportare la ripresa economica laddove ce ne fosse la necessità, senza tuttavia indicare se sia previsto o meno un nuovo round di allentamento quantitativo.
L’andamento del prezzo dell’oro ha seguito le aspettative verso l’immissione di liquidità nel sistema finanziario da parte della banca centrale statunitense.
L’oro quest’anno ha guadagnato il 15%, quanto ha toccato 1.790 dollari l’oncia troy dopo che la Fed ha dichiarato a gennaio che avrebbe tenuto gli interessi prossimi allo 0 fino alla fine del 2014, indicando la probabilità di un nuovo round di acquisti.
Tuttavia, dalla fine di febbraio i prezzi sono scesi del 12%, nei timori crescenti per l’aggravarsi della crisi del debito europeo, che hanno spinto la domanda del metallo giallo e del biglietto verde.
Gli investitori attendono una serie di dati economici dagli USA nel corso della giornata, per valutare la forza della ripresa USA.
La principale economia mondiale pubblicherà i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i report sulle vendite di case esistenti e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Mercoledì i dati ufficiali hanno mostrato che le nuove che il mese scorso le nuove costruzioni USA sono salite al livello più alto da ottobre 2008.
Intanto il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,97%, riavvicinandosi alla soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine, nei timori perle finanze di Madrid.
Nel corso della giornata il paese terrà un’asta di titoli di stato per un valore di 2-3 miliardi di euro.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un balzo dell’1%, a 27,37 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,8% a 3,501 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad agosto a 1.582,95 dollari l’oncia troy nella mattinata europea, in salita dello 0,75%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,9% al massimo della seduta di 1.584,15 dollari l’oncia troy.
I futures dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.554,55 dollari l’oncia troy, il minimo del 12 luglio e resistenza a 1.598,75 il massimo del 17 luglio.
I guadagni dell’oro hanno seguito il calo del dollaro contro le principali controparti, con il sentimento degli investitori che si è rafforzato, spingendo la domanda per asset a più alto rendimento.
Il dollaro australiano ha toccato il massimo di 11 settimane contro il biglietto verde, mentre l’indice del dollaro, che mostra la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,3% per essere scambiato a 82,83, il minimo dal 5 luglio.
Intanto gli operatori continuano a rimuginare sui messaggi misti del Presidente della Federal Reseve Ben Bernank sulla politica economica e monetaria USA.
Bernanke ha confermato che la banca centrale resta pronta ad intervenire per supportare la ripresa economica laddove ce ne fosse la necessità, senza tuttavia indicare se sia previsto o meno un nuovo round di allentamento quantitativo.
L’andamento del prezzo dell’oro ha seguito le aspettative verso l’immissione di liquidità nel sistema finanziario da parte della banca centrale statunitense.
L’oro quest’anno ha guadagnato il 15%, quanto ha toccato 1.790 dollari l’oncia troy dopo che la Fed ha dichiarato a gennaio che avrebbe tenuto gli interessi prossimi allo 0 fino alla fine del 2014, indicando la probabilità di un nuovo round di acquisti.
Tuttavia, dalla fine di febbraio i prezzi sono scesi del 12%, nei timori crescenti per l’aggravarsi della crisi del debito europeo, che hanno spinto la domanda del metallo giallo e del biglietto verde.
Gli investitori attendono una serie di dati economici dagli USA nel corso della giornata, per valutare la forza della ripresa USA.
La principale economia mondiale pubblicherà i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i report sulle vendite di case esistenti e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Mercoledì i dati ufficiali hanno mostrato che le nuove che il mese scorso le nuove costruzioni USA sono salite al livello più alto da ottobre 2008.
Intanto il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito al 6,97%, riavvicinandosi alla soglia critica del 7%, considerata insostenibile nel lungo termine, nei timori perle finanze di Madrid.
Nel corso della giornata il paese terrà un’asta di titoli di stato per un valore di 2-3 miliardi di euro.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato un balzo dell’1%, a 27,37 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,8% a 3,501 dollari la libbra.