19 gennaio (Reuters) - Le principali piazze asiatiche mostrano un andamento contrastato, con la Cina che perde pesantemente terreno dopo le limitazioni introdotte dai regolatori a broker e banche in chiave anti-speculativa.
L'indice MSCI delle borse al di fuori del Giappone perde lo 0,3%, nonostante diversi listini stiano mostrando un andamento positivo.
L'indice Nikkei è salito dello 0,9% a 17.014,29 punti, recuperando dal minimo degli ultimi due mesi e mezzo di 16.592,57 raggiunto venerdì.
L'andamento erratico è favorito dalla celebrazione del Martin Luther King's Day negli Stati Uniti, che rende gli scambi sottili nella prima seduta di una settimana durante la quale la Bce potrebbe scoprire le carte sul "quantitative easing".
SHANGAI ha ceduto il 7,7%, mentre l'indice CSI300 il 6,5%. Le autorità di vigilanza hanno diffuso una bozza di regolamentazione che rende più rigide le regole sui prestiti affidati, ritenuti una sorta di sistema bancario ombra. In più, la Consob cinese ha vietato ai tre principali broker del mercato di aprire per tre mesi nuovi conti con il sistema della marginazione, cioè a leva.
A SYDNEY l'indice sale di 0,2 punti percentuali. Ozforex è il titolo peggiore e cede oltre il 10%. Woolworths perde quasi il 2%.
Il parziale recupero del greggio spinge al rialzo le commodity e le società di raffinazione quotate a SEUL. L'indice Kospi balza dello 0,8% a 1.902,62 punti.
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