Di Peter Nurse
Investing.com – Il petrolio è salito questo martedì, dopo che l’Arabia Saudita ha parlato di un possibile taglio della produzione per sostenere il mercato.
Alle 15:05 CEST i future WTI salgono dell’1,6% a 91,83, mentre i future Brent sono in salita dell’1,4% a 97,79 dollari al barile.
I future della benzina RBOB sono in calo dello 0,9% a 2,8653 dollari al gallone.
In un intervista con Energy Intelligence and Bloomberg, il Principe Abdulaziz bin Salman ha affermato che i prezzi dei future, che sono scesi di oltre il 25% rispetto ai picchi raggiunti all’inizio dell’estate, non riflettono la ristrettezza del mercato fisico e che il gruppo di produttori OPEC+ potrebbe dover tagliare l’offerta per porre fine a questo “scostamento”.
L’Arabia Saudita rappresenta il più grande produttore di petrolio nel cartello che comprende l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati, comunemente noto come OPEC+.
Il cartello ha annullato tutti i tagli alla produzione effettuati durante la pandemia, in un periodo di estrema volatilità dopo che l’invasione russa dell’Ucraina ha interrotto i flussi abituali.
Di particolare interesse anche i progressi nel rilancio di un accordo nucleare tra l’Iran e le potenze occidentali, che potrebbe portare al rientro del greggio iraniano nel mercato globale.
Nel corso della seduta l’American Petroleum Institute rilascerà il primo dei report sulle scorte di questa settimana, dopo il calo di quasi 500.000 barili riportato la settimana scorsa.