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Futures dell’oro in calo nonostante i timori per la Grecia

Pubblicato 30.06.2015, 09:20
L’oro scende nonostante l’incertezza per la Grecia
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Investing.com - Il prezzo dell’oro scende per il secondo giorno consecutivo questo martedì, tra i segnali che quasi sicuramente oggi la Grecia non riuscirà a pagare gli 1,6 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto scendono di 4,20 dollari, o dello 0,36% a 1.174,80 dollari negli scambi europei del mattino, dopo aver toccato il minimo della seduta di 1.173,70 dollari.

I futures troveranno supporto a 1.167,10 dollari, il minimo dal 26 giugno, e resistenza a 1.187,60 dollari, il massimo dal 29 giugno.

Il programma di salvataggio della Grecia scadrà oggi e senza un nuovo piano Atene quasi certamente non riuscirà a rimborsare il debito al FMI.

Se la Grecia andasse in default, si scatenerebbero i timori per la solvibilità del paese ed i dubbi per la condizione delle banche greche ed il collaterale che usano per i prestiti della Banca Centrale Europea.

Ieri la Grecia ha bloccato il sistema bancario e le banche resteranno chiuse per sei giorni dopo la decisione della BCE di non prorogare i fondi di salvataggio.

Sabato, la Grecia ha interrotto le trattative con i creditori ed il Primo Ministro greco Alexis Tsipras ha indetto a sorpresa un referendum per il 5 luglio sui termini proposti dai creditori per prolungare il piano di salvataggio del paese.

I ministri delle finanze europei hanno rifiutato la richiesta da parte del governo greco di estendere il piano di salvataggio fino a dopo il referendum.

Un voto favorevole significherebbe che i greci accettano le riforme proposte dai creditori, mentre un rifiuto potrebbe portare all’uscita della Grecia dal blocco della moneta unica.

L’euro è in calo dello 0,65% a 1,1162, riavvicinandosi al minimo di un mese di 1,0953 segnato ieri dopo la notizia dell’inasprimento della crisi greca.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,43% a 95,49, sostenuto dall’indebolimento dell’euro.

Nelle ultime settimane il prezzo dell’oro si è indebolito tra i segnali che l’economia statunitense sta riprendendo lo slancio dopo un’ondata di debolezza, alimentando le aspettative di un aumento dei tassi di interesse nel corso dell’anno.

I dati rilasciati ieri hanno mostrato che le vendite di case in corso negli Stati Uniti hanno subito un’impennata al massimo dal 2006 a maggio.

Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse sono ribassiste per l’oro, poiché il metallo prezioso non riesce a competere con gli investimenti ad alto rendimento in concomitanza all’aumento dei tassi.

Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno il report sulla fiducia dei consumatori per il mese di giugno.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a settembre scendono di 3,8 centesimi, o dello 0,24% a 15,65 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è in calo di 2,1 centesimi, o dello 0,79%, a 2,613 dollari la libbra.

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