Investing.com - Il prezzo dell’oro sale questo lunedì, avvicinandosi al livello psicologicamente importante dei 1.300 dollari, con il dollaro frenato dalle aspettative che la Federal Reserve fermi il suo ciclo di aumenti dei tassi quest’anno, aspettative che hanno incoraggiato la domanda del metallo prezioso da parte dei titolari di altre valute.
“Il complesso dei metalli preziosi è ben supportato data la politica monetaria più allentata che emerge dalla Fed”, afferma l’analista di ING Warren Patterson.
Il Presidente della Fed Jerome Powell venerdì ha dichiarato che la banca centrale sarà più sensibile ai rischi ribassisti sul mercato, aggiungendo che sarà “pronta a cambiare la posizione sulla politica monetaria” se necessario.
Il prezzo del metallo giallo tende a salire quando scendono le aspettative sugli aumenti dei tassi, in quanto i tassi più bassi riducono il costo di possedere i lingotti, che non hanno rendimento.
I future dell’oro con consegna a febbraio sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono dello 0,59% a 1.293,40 dollari alle 09:32 ET (14:32 GMT), dopo essere schizzati a 1.296,50 dollari.
Il dollaro si è indebolito nelle aspettative che la Fed metta in pausa il ciclo di aumenti dei tassi nei prossimi mesi sulla scia dei commenti di venerdì del presidente Jerome Powell.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,43% a 95,33, il minimo dal 22 ottobre.
“Prevediamo che i compratori tornino sul mercato (dell’oro) sul calo”, afferma l’analista di Saxo Bank Ole Hansen, aggiungendo che la debolezza del dollaro supporta i prezzi.
“Il trend principale rimane rialzista (sull’oro). Da un punto di vista tecnico, i trader tengono d’occhio i due livelli chiave di 1.277 dollari e 1.300 dollari, rispettivamente i nuovi livelli di supporto e resistenza”, si legge in una nota di Carlo Alberto De Casa, capo analista di ActivTrades.
Il palladio, usato soprattutto nei dispositivi per ridurre le emissioni nelle auto, sale dello 0,3% a 1.238,15 dollari.
“Il mercato fisico (del palladio) è così in tensione che prevediamo che i possedimenti di ETF vengano ritirati per far fronte alla domanda fisica da parte del settore industriale”, aggiunge Patterson.
Tra gli altri metalli preziosi, l’argento è pressoché invariato a 15,79 dollari l’oncia, mentre il platino sale dello 0,33% a 830 dollari, dopo aver toccato il massimo di oltre un mese di 831,10 dollari all’inizio della seduta.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters