Investing.com - I futures della soia sono in salita per il sesto giorno consecutivo, segnando la serie di guadagni più lunga da metà dicembre; le aspettative per la domanda statunitense hanno subito un’impennata, a causa delle crescenti preoccupazioni sui raccolti in Brasile e Argentina.
Sull’ICE Futures exchange, i futures della soia con consegna a marzo sono stati scambiati a 12,3550 il bushel durante gli scambi europei della mattinata, in salita dello 0,4%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,55% a 12,3938 il bushel, il massimo della sessione. I prezzi del grano sono saliti a 12,4387 dollari il bushel, il massimo dal 21 ottobre.
I prezzi della soia hanno trovato supporto dalle preoccupazioni per le condizioni delle coltivazioni in Sud America. Lunedì Celeres ha abbassato le previsioni per il raccolto brasiliano di soia a 72,04 milioni di tonnellate contro la stima del mese precedente di 74,4 milioni.
Il ribasso delle previsioni è arrivato dopo che il gruppo di ricerca Informa Economics ha abbassato le sue previsioni per la produzione di soia in Argentina e Brasile.
Secondo il gruppo, il raccolto di soia in Argentina è
Stimato ad un totale di 46,5 milioni di tonnellate, contro la precedente stima di 51 milioni di tonnellate, ed il Brasile da 2 milioni di tonnellate da una precedente stima a 70 milioni di euro.
Le previsioni sudamericane scoraggianti hanno alimentato la speculazione la Cina avrebbe importato meno semi di soia dall'Argentina e dal Brasile e aumentando la sua dipendenza dalle forniture statunitensi.
La Cina importa il 60% della soia di tutto il mondo, con la maggior parte dei suoi acquisti provenienti dagli Stati Uniti e dal Brasile, gli esportatori più importanti del mondo.
Le esportazione di soia degli Stati Uniti la scorsa settimana hanno superato il milione di tonnellate per la terza settimana consecutiva, come hanno dimostrato giovesì i dati del Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti.
Nel frattempo, i mercati attendono il report USDA sulla domanda e l’offerta mondiale per la revisione delle previsioni dei raccolti in Sud America.
Argentina e Brasile sono i principali esportatori di soia e competono con gli Stati Uniti per le imprese sul mercato globale. Un calo delle previsioni per le produzioni dei paesi sudamericani probabilmente significa una maggiore domanda per le forniture statunitensi.
Intanto gli investitori tengono d’occhio gli sviluppi della situazione in Grecia. Nel corso della giornata si terrà un altro meeting tra il primo ministro greco Lucas Papademos ed i membri della coalizione dei partiti, dopo aver spostato i negoziati i negoziati a lunedì e non essere riuscito a trovare un accordo nel weekend.
Fonti ufficiali europee hanno dichiarato che la Grecia deve trovare un accordo sul pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro entro il 15 febbraio, affinché si eviti un default alla scadenza del 20 marzo dei 14,5 miliardi di euro di bond.
Sul Chicago Mercantile Exchange, il gran con consegna a marzo ha perso lo 0,68% a 6,6363 dollari a bushel, mentre il mais con consegna a marzo è sceso dello 0,35% a 6,4138 dollari il bushel.
Sull’ICE Futures exchange, i futures della soia con consegna a marzo sono stati scambiati a 12,3550 il bushel durante gli scambi europei della mattinata, in salita dello 0,4%.
Precedentemente il prezzo era salito dello 0,55% a 12,3938 il bushel, il massimo della sessione. I prezzi del grano sono saliti a 12,4387 dollari il bushel, il massimo dal 21 ottobre.
I prezzi della soia hanno trovato supporto dalle preoccupazioni per le condizioni delle coltivazioni in Sud America. Lunedì Celeres ha abbassato le previsioni per il raccolto brasiliano di soia a 72,04 milioni di tonnellate contro la stima del mese precedente di 74,4 milioni.
Il ribasso delle previsioni è arrivato dopo che il gruppo di ricerca Informa Economics ha abbassato le sue previsioni per la produzione di soia in Argentina e Brasile.
Secondo il gruppo, il raccolto di soia in Argentina è
Stimato ad un totale di 46,5 milioni di tonnellate, contro la precedente stima di 51 milioni di tonnellate, ed il Brasile da 2 milioni di tonnellate da una precedente stima a 70 milioni di euro.
Le previsioni sudamericane scoraggianti hanno alimentato la speculazione la Cina avrebbe importato meno semi di soia dall'Argentina e dal Brasile e aumentando la sua dipendenza dalle forniture statunitensi.
La Cina importa il 60% della soia di tutto il mondo, con la maggior parte dei suoi acquisti provenienti dagli Stati Uniti e dal Brasile, gli esportatori più importanti del mondo.
Le esportazione di soia degli Stati Uniti la scorsa settimana hanno superato il milione di tonnellate per la terza settimana consecutiva, come hanno dimostrato giovesì i dati del Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti.
Nel frattempo, i mercati attendono il report USDA sulla domanda e l’offerta mondiale per la revisione delle previsioni dei raccolti in Sud America.
Argentina e Brasile sono i principali esportatori di soia e competono con gli Stati Uniti per le imprese sul mercato globale. Un calo delle previsioni per le produzioni dei paesi sudamericani probabilmente significa una maggiore domanda per le forniture statunitensi.
Intanto gli investitori tengono d’occhio gli sviluppi della situazione in Grecia. Nel corso della giornata si terrà un altro meeting tra il primo ministro greco Lucas Papademos ed i membri della coalizione dei partiti, dopo aver spostato i negoziati i negoziati a lunedì e non essere riuscito a trovare un accordo nel weekend.
Fonti ufficiali europee hanno dichiarato che la Grecia deve trovare un accordo sul pacchetto di salvataggio di 130 miliardi di euro entro il 15 febbraio, affinché si eviti un default alla scadenza del 20 marzo dei 14,5 miliardi di euro di bond.
Sul Chicago Mercantile Exchange, il gran con consegna a marzo ha perso lo 0,68% a 6,6363 dollari a bushel, mentre il mais con consegna a marzo è sceso dello 0,35% a 6,4138 dollari il bushel.