WASHINGTON (Reuters) - Il Fondo Monetario Internazionale ha chiesto oggi al gruppo delle venti maggiori economie mondiali di lavorare insieme per preservare i benefici del libero commercio ed evitare il protezionismo, sollecitandoli anche a ridurre gli squilibri esterni e a mettere fine alle politiche distorsive del commercio globale.
Messo sotto pressione dal crescente sentimento protezionista che sta prendendo piede in molte economie avanzate, inclusi gli Stati Uniti, il Fmi ha detto che è necessaria una cooperazione internazionale perchè il commercio resti quel motore di crescita che ha fatto uscire milioni di persone dalla povertà.
Illustrando la propria visione delle prospettive e dei rischi per l'economia globale in vista della riunione dei ministri delle finanze del G20 questa settimana a Baden-Baden, in Germania, il Fondo ha cercato di bilanciare domande più forti per un commercio più equo con le sue tradizionali istanze a favore di una maggiore globalizzazione.
Il Fondo ha sottolineato che i Paesi con avanzi commerciali e delle partite correnti hanno bisogno di lavorare con Paesi che sono in disavanzo per ridurre i propri squilibri. "Vitale" è inoltre, secondo l'organismo internazionale, un forte impegno ad un sistema di scambi orientato alle regole.
"Soprattutto dovremmo collettivamente evitare di farci male da soli", ha detto il numero uno del Fondo Christine Lagarde in un post di accompagnamento sul blog. "A questo scopo bisogna stare alla larga da politiche che potrebbero seriamente pregiudicare il commercio, la migrazione, i flussi di capitali e la condivisione di tecnologie attraverso i confini. Simili misure danneggerebbero la produttività, i redditi e gli standard di vita di tutti i cittadini".
Infine, il Fondo sottolinea come elevato debito corporate e deboli banche potranno vincolare alcune economie avanzate.