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Rame in calo sulla scia degli altri metalli, atteso esito della Fed

Pubblicato 15.12.2015, 11:12
Il rame scende, bassa propensione al rischio in vista del vertice della Fed
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Investing.com - Il prezzo del rame scende questo martedì, così come l’oro e gli altri metalli, dal momento che la propensione al rischio è ridotta in vista del vertice di politica monetaria della Federal Reserve.

La Fed dovrebbe alzare i tassi di interesse per la prima volta in quasi un decennio a conclusione dei due giorni di vertice di politica monetaria prevista alle 14:00 ET di domani. La banca centrale rilascerà inoltre le ultime previsioni sulla crescita economica e sui tassi di interesse.

La Presidente della Fed Janet Yellen terrà l’attesissima conferenza stampa 30 minuti dopo la pubblicazione della dichiarazione, conferenza che sarà seguita con particolare attenzione dai traders alla ricerca di indicazioni sull’andamento futuro dei tassi.

Molti investitori ritengono che l’aumento dei tassi avverrà in modo graduale nei timori per la debole crescita economica oltreoceano e per la differenza tra la politica monetaria attuata dagli USA e quella scelta dalle altre nazioni.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, il rame con consegna a marzo crolla di 2,5 centesimi, o dell’1,17%, a 2,087 dollari la libbra negli scambi della mattinata londinese. Ieri, il prezzo è sceso di 0,5 centesimi, o dello 0,24%.

Intanto, i futures del rame scambiati sul London Metal Exchange segnano un crollo dell’1,07% a 4.632,50 dollari la tonnellata metrica.

Il rame dovrebbe segnare un crollo annuo del 27% nel 2015 tra i timori per un indebolimento economico globale scatenato dalla Cina, timori che hanno messo in guardia i traders e ridotto la propensione al rischio. Con il 45% della richiesta globale di rame, la nazione asiatica è considerata il principale consumatore mondiale del metallo rosso.

Intanto, l’oro resta vicino al minimo di una settimana questo martedì, in vista di un possibile aumento dei tassi di interesse USA da parte della Federal Reserve.

Il metallo giallo si avvia a chiudere il 2015 con un crollo annuo del 10%, il terzo calo annuale consecutivo, tra le speculazioni sulla tempistica di un aumento dei tassi da parte della Fed che sono state al centro dell’attenzione dei mercati per la maggior parte dell’anno. La possibilità di un aumento anticipato dei tassi di interesse è ribassista per l’oro, poiché il metallo prezioso non riesce a competere con gli investimenti ad alto rendimento quando i tassi sono alti.

Intanto, i futures dell’argento con consegna a marzo scendono di 2,0 centesimi, o dello 0,15%, a 13,67 dollari l’oncia troy. Ieri, il prezzo è crollato a 13,62 dollari, un livello che non si registrava dall’agosto del 2009.

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