Martedì scorso, gli analisti di ING hanno suggerito che il dollaro USA probabilmente troverà sostegno questa settimana, nonostante i dati più deboli sui Non-Farm Payroll (NFP) pubblicati la scorsa settimana. Gli analisti hanno osservato che il rapporto meno robusto sui posti di lavoro, unito agli sforzi dei funzionari della Federal Reserve per placare le speculazioni su un rialzo dei tassi, non ha invertito la tendenza del dollaro.
Gli analisti hanno evidenziato un calo della volatilità dei mercati incrociati in seguito agli eventi del Federal Open Market Committee (FOMC) e dei NFP, con una riduzione significativa della volatilità dei tassi d'interesse, delle azioni e dei cambi.
L'allontanamento dalle tendenze divergenti della politica monetaria dovrebbe persistere nella settimana successiva, in particolare in vista della pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti per il mese di aprile. Chris Turner, Global Head of Markets di ING, ha commentato le implicazioni della riduzione della volatilità per le strategie di carry trade, dove il dollaro USA è destinato a ottenere buoni risultati grazie al tasso di deposito a breve termine più elevato tra le valute del G10.
Anche per il dollaro neozelandese e la sterlina britannica si prevede una performance superiore, anche se la sterlina potrebbe registrare una certa volatilità a causa dell'imminente riunione della Banca d'Inghilterra.
Al contrario, lo yen giapponese rimane all'estremità opposta dello spettro, con i suoi bassi tassi di interesse e la bassa volatilità che lo rendono la valuta di finanziamento preferita. Turner ha anche fatto riferimento alla posizione del Segretario del Tesoro statunitense Janet Yellen sull'intervento FX, che non ha sostenuto gli sforzi per stabilizzare lo yen. Gli analisti prevedono che le forze di mercato metteranno alla prova la determinazione di Tokyo, spingendo potenzialmente la coppia USD/JPY nell'intervallo 155/156.
Inoltre, un calendario economico statunitense relativamente tranquillo e una potenziale svolta dovish in Europa, con un taglio dei tassi previsto dalla Riksbank, dovrebbero contribuire a mantenere la forza del dollaro. ING prevede che l'indice del dollaro USA (DXY) potrebbe tornare all'intervallo 105,50/75 nell'attuale contesto.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.