Venerdì scorso, ING, un'importante istituzione finanziaria, ha segnalato che i dati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito di marzo, più morbidi del previsto, difficilmente influenzeranno la politica monetaria della Banca d'Inghilterra. Secondo ING, il rapporto sulle vendite al dettaglio è stato eclissato da notizie più significative provenienti dall'Iran e, di conseguenza, la posizione della Banca d'Inghilterra dovrebbe rimanere invariata.
I dati sulle vendite al dettaglio di marzo sono stati pubblicati in una settimana di aggiornamenti economici che, secondo ING, hanno ridotto la probabilità che la Banca d'Inghilterra riduca i tassi di interesse prima di agosto. Gli economisti di ING prevedono che il primo taglio dei tassi avverrà in quel mese, allineandosi alle proiezioni economiche più ampie.
L'analisi di ING ha toccato anche le implicazioni valutarie, suggerendo che il tasso di cambio euro-sterlina britannica (EUR/GBP) potrebbe non trovare un supporto sostanziale nel breve termine. L'azienda mantiene una prospettiva moderatamente rialzista a medio termine sulla coppia EUR/GBP.
Tuttavia, si avverte che la sterlina britannica potrebbe essere più suscettibile ai rischi geopolitici rispetto all'euro. Questa vulnerabilità è attribuita alla maggiore sensibilità della sterlina al sentimento di rischio globale e ai dati recenti che indicano che la sterlina ha il maggior posizionamento netto lungo tra le valute del G10.
Il commento dell'istituto finanziario giunge in un momento in cui i mercati sono attenti alle prossime mosse della Banca d'Inghilterra, soprattutto nel contesto dell'incertezza economica globale e delle tensioni geopolitiche. Gli operatori di mercato guardano spesso a questi spunti per valutare le potenziali fluttuazioni delle valute e la traiettoria della politica monetaria della banca centrale.
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