LONDRA (Reuters) - Il greggio è sostenuto stamani dalle indicrezioni sulla ripresa di discussioni tra alcuni membri Opec per limitare la produzione. Tuttavia gli analisti sottolineano che i fondamentali ribassisti che hanno spinto i prezzi ai minimi dei quattro mesi la scorsa settimana ancora restano ancora presenti sul mercato.
Intorno alle 13,00 italiane il contratto sul Brent per consegna ottobre sale dell'1,38% a 44,88 dollari. Il WTI Usa avanza dell'1,44% a 42,40 dollari.
Secondo il Wall Street Journal ci sarebbero dei nuovi richiami da parte di alcuni membri della Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio per congelare i livelli di produzione nel tentativo di frenare l'ampia offerta presente sul mercato costantente superiore alla domanda.
Il ministro dell'energia del Qatar, attuale presidente Opec, ha detto oggi che il mercato del petrolio è su un percorso di riequilibrio nonostante il recente calo dei prezzi, aggiungendo che l'Organizzazione è in costante discussione per stabilizzare il mercato.
Su questo tema, la Russia, il più importante produttore di petrolio al mondo e che non fa parte dell'Opec, si è affrettato comunque a respingere richieste di un congelamento dell'offerta.
"Sarebbe sorprendende vedere un rapida salita (dei prezzi) fino a 60 dollari", dice Bjarne Schieldrop, capo analista sulle commodities di SEB a Oslo, sottolineando che il mercato è condizionato da un'eccessiva offerta di greggio.