Investing.com - L’euro si stacca dal minimo di un mese e mezzo contro il dollaro questo lunedì ma i guadagni sono limitati dalle aspettative che la Banca Centrale Europea possa tagliare i tassi di interesse.
Il cambio EUR/USD rimbalza da 1,3442, il minimo dal 18 settembre, arrivando a toccare 1,3511 negli scambi della mattinata statunitense, in salita dello 0,14%.
Supporto a 1,3441, il minimo della seduta e resistenza a 1,3570, il massimo dal 15 ottobre.
L’euro è stato supportato in seguito ai dati di oggi che hanno mostrato una crescita dell’attività manifatturiera ad ottobre.
L’indice dei direttori acquisti del settore manifatturiero nella zona euro ha raggiunto 51,3 ad ottobre, da una lettura finale di 51,1 a settembre, invariato da una stima preliminare.
Il PMI del settore manifatturiero in Germania è salito a 51,7 il mese scorso dal 51,1 di settembre grazie all’aumento dei nuovi ordinativi e della produzione.
L’euro potrebbe restare sotto pressione in attesa del vertice mensile della BCE previsto per giovedì, in seguito ai dati della scorsa settimana che hanno mostrato un calo dell’inflazione nella zona euro al minimo degli ultimi quattro anni ad ottobre, alimentando i timori che la banca possa tagliare i tassi di interesse per salvaguardare la precaria ripresa economica.
La richiesta di dollaro continua a essere sostenuta tra i dati manifatturieri USA di venerdì, migliori del previsto, e le aspettative che la Federal Reserve possa iniziare il ridimensionamento del suo programma di stimolo già il mese prossimo.
Il dollaro non ha mostrato molta reazione ai dati sugli ordinativi industriali che hanno mostrato un aumento dell’1,7% rispetto al mese precedente a settembre, in linea con le aspettative.
L’euro è in leggero aumento contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,09% a 133,28.
La moneta unica è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,06% a 0,8466.
La sterlina ha toccato il massimo della seduta contro il dollaro e l’euro questo lunedì in seguito ai dati sull’attività del settore edile in Gran Bretagna, che ad ottobre è cresciuta al ritmo più veloce degli ultimi sei anni.
Il cambio EUR/USD rimbalza da 1,3442, il minimo dal 18 settembre, arrivando a toccare 1,3511 negli scambi della mattinata statunitense, in salita dello 0,14%.
Supporto a 1,3441, il minimo della seduta e resistenza a 1,3570, il massimo dal 15 ottobre.
L’euro è stato supportato in seguito ai dati di oggi che hanno mostrato una crescita dell’attività manifatturiera ad ottobre.
L’indice dei direttori acquisti del settore manifatturiero nella zona euro ha raggiunto 51,3 ad ottobre, da una lettura finale di 51,1 a settembre, invariato da una stima preliminare.
Il PMI del settore manifatturiero in Germania è salito a 51,7 il mese scorso dal 51,1 di settembre grazie all’aumento dei nuovi ordinativi e della produzione.
L’euro potrebbe restare sotto pressione in attesa del vertice mensile della BCE previsto per giovedì, in seguito ai dati della scorsa settimana che hanno mostrato un calo dell’inflazione nella zona euro al minimo degli ultimi quattro anni ad ottobre, alimentando i timori che la banca possa tagliare i tassi di interesse per salvaguardare la precaria ripresa economica.
La richiesta di dollaro continua a essere sostenuta tra i dati manifatturieri USA di venerdì, migliori del previsto, e le aspettative che la Federal Reserve possa iniziare il ridimensionamento del suo programma di stimolo già il mese prossimo.
Il dollaro non ha mostrato molta reazione ai dati sugli ordinativi industriali che hanno mostrato un aumento dell’1,7% rispetto al mese precedente a settembre, in linea con le aspettative.
L’euro è in leggero aumento contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,09% a 133,28.
La moneta unica è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,06% a 0,8466.
La sterlina ha toccato il massimo della seduta contro il dollaro e l’euro questo lunedì in seguito ai dati sull’attività del settore edile in Gran Bretagna, che ad ottobre è cresciuta al ritmo più veloce degli ultimi sei anni.