Dall’America Latina all’Africa ci sono diversi esempi di paesi dove le criptomonete stanno effettivamente facendo la differenza risolvendo i problemi economici e sociali
Il bitcoin ha perso quasi il 70% del proprio valore di mercato dall’inizio di quest’anno. E lo stesso destino è toccato in linea di massima alle altre criptomonete. Una situazione che ha rafforzato le posizioni dei detrattori delle monete digitali, secondo i quali si tratta soltanto di strumenti altamente speculativi privi della benchè minima trasparenza e destinate a recitare un ruolo minoritario se non, addirittura, a scomparire nel tempo. Se però si studiano alcuni specifici mercati, si può constatare come proprio le monete virtuali siano state in grado di sopperire a problemi economici e sociali anche piuttosto profondi.
L’ESEMPIO DEL VENEZUELA
Cominciamo dal Venezuela, dove le criptovalute stanno consentendo alle imprese locali di possedere, negoziare e immagazzinare qualcosa di valore in un mercato nel quale un governo instabile ha svalutato il Bolivar, la valuta locale, del 95% il 20 agosto. “Comprare e vendere criptomonete in qualsiasi parte del mondo ha un valore universale”, ha dichiarato Jill Carlson, consulente indipendente a San Francisco che ha lavorato a progetti nei paesi in via di sviluppo, che ha poi aggiunto: “È digitale, è p2p (peer-to-peer) e non si basa su un sistema bancario o un governo. In un paese come il Venezuela una cripto moneta è più preziosa e più portabile della valuta locale”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge