Investing.com - Le criptovalute scendono al valore più basso dal novembre 2017, con il Bitcoin e gli altri asset digitali che diventano ribassisti.
Il Bitcoin crolla del 4,32% attestandosi al minimo di quasi un mese di 6.242,80 dollari sul Bitfinex alle 8:25 ET (12:25 GMT).
In generale le criptovalute sono in discesa. La capitalizzazione totale di mercato è pari a 224 miliardi di dollari al momento della scrittura, rispetto ai 231 miliardi di ieri.
L’Ethereum, la seconda principale valuta alternativa per capitalizzazione di mercato, crolla del 4,08% a 354,43 dollari sul Bitfinex. Il Ripple, la terza principale valuta virtuale, registra un tonfo del 5,63% a 0,33291 dollari, mentre il Litecoin si attesta a 60,48 dollari, crollando del 9,24%.
Il prezzo delle monete digitali è sceso ieri quando la U.S. Securities and Exchange Commission ha rinviato la decisione su un ETF di criptovalute. La SEC deciderà entro fine settembre se VanEck Associates e Solid Partners potranno lanciare il loro ETF Bitcoin, secondo quanto reso noto dall’agenzia. La SEC ha già respinto una proposta di ETF simile a luglio e sta esaminando altre nove proposte.
All’inizio del mese, le valute digitali sono state incoraggiate dalle aspettative che quest’anno potesse essere approvato un ETF Bitcoin. Alcuni analisti avvertono che un ETF di asset digitali probabilmente non sarà approvato prima del 2019.
Tra le altre notizie, la compagnia blockchain Tezos Foundation è stata citata in giudizio in una causa civile secondo cui la compagnia avrebbe violato le norme USA sui titoli azionari. Una mozione per respingere l’accusa ieri è stata bloccata da un giudice federale.
Tezos è la prima compagnia legata alle blockchain ad essere presa di mira da una class action. L’offerta pubblica iniziale della compagnia ha raccolto 232 milioni di dollari nel luglio 2017. Secondo gli accusati, l’ICO non sarebbe di pertinenza della SEC in quanto è stata gestita da una compagnia con sede in Svizzera. Tuttavia il giudice ha deciso che il coinvolgimento della compagnia statunitense Dynamic Ledger Solutions ha reso le due compagnie interconnesse e dunque non ci sono basi per respingere l’accusa.