Ancora adozione, ancora gruppi dei pagamenti classici che si spingono nell’universo di Bitcoin e criptovalute. Ultima in ordine temporale è la fintech brasiliana PicPay, che in un paese che sta già facendo moltissimo per il settore, ha confermato il suo prossimo ingresso nel settore.
Si tratta di una società che si occupa di pagamenti digitali e che guarda ora, per sua stessa ammissione, al mondo delle criptovalute e anche a metaverse e Web3, i comparti che hanno oggi maggiore trazione nonostante il bear market.
Un altro segnale dell’enorme trazione che il settore conserva nonostante il bear market. Un altro segnale per chi guarda al lungo periodo e vuole intervenire, calcolando i rischi. Si può fare con eToro – vai qui per ottenere un conto virtuale gratuito con il top dei servizi per il TRADING – intermediario che ci consente di investire al top all’interno del mercato, con 75+ cripto asset già disponibili.
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In Brasile è febbre da cripto: si prepara anche PicPay
Dopo l’ingresso di Nubank nel comparto, ora è il turno di un altro importante operatore del paese, questa volta nel settore fintech e dei pagamenti. PicPay ha infatti illustrato la sua roadmap per diventare un player importante del settore legato a criptovalute e Bitcoin, percorso che la porterà anche alla creazione di un exchange di proprietà.
Exchange e stablecoin: la ricetta di PicPay
Secondo quanto riportato dall’azienda stessa, sarà anche creato uno stablecoin legato al Real Brasiliano, altro settore molto competitivo e nel quale si stanno cimentando diversi gruppi. Il tutto con un occhio di riguardo alla possibilità di investire in questi asset, ma anche di facilitare i pagamenti decentralizzati.
Pagamenti decentralizzati che sono già sotto il radar di VISA e Mastercard, tanto per citare due dei gruppi dei pagamenti digitali più importanti al mondo. Il tutto durante un bear market che, pur facendo paura per il livello raggiunto dalle quotazioni, non sembra spaventare i progetti di medie e grandi aziende per il comparto.
PicPay fa il suo ingresso nel mondo delle criptovalute per guidare la sua adozione non solo come mezzo di investimento, ma anche come forma di pagamento decentralizzata, anche per altri tipi di servizi finanziari.
Questo è il commento contenuto nel comunicato stampa da parte di Anderson Chamon, che è VicePresidente del gruppo. Segno che qualcosa si muove, almeno nei paesi che sono maggiormente aperti al mondo delle novità tecnologiche, incarnato anche dal settore cripto.
Il Brasile continua ad essere leader
Da Rio de Jainero capitale cripto sudamericana fino a Nubank, terza banca del paese emergente che traffica già in opzioni e derivati a tema cripto e ha attivato servizi per i suoi clienti più facoltosi. Senza dimenticare la Borsa di San Paolo, che ospita già diversi prodotti a tema cripto.
Anche nel bear market, in quello che tanti vorrebbero come ultimo capitolo della storia delle cripto e di Bitcoin, sono in realtà tantissimi a battersi per l’adozione. E per la costruzione di servizi in questo spazio. Chi desiderava la scomparsa del settore dovrà farsi da parte anche questa volta.
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