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ABI, un rapporto mensile ancora poco esaltante

Pubblicato 19.11.2013, 15:51
Investing.com – Continua, secondo il rapporto mensile dell’ABI relativo al mese di Settembre 2013, la comune debolezza dell’economia in tutti i Paesi dell’area Euro.

Facendo riferimento ai dati resi oggi noti , si può osservare che il tasso di variazione su base annua è stato del -1.8% e, scendendo nel dettaglio dei singoli Paesi, si possono notare la Germania (-0.3%), la Francia (+1.2%), la Spagna (-10%), l’Italia (-2.3%).

Tenuto conto anche della variazione del rapporto fra prestiti e Pil, a giugno si registra un valore negativo, relativo all’intera area, del -2.3%, con la Germania a -1.8%, La Francia a +0.11%, La Spagna a -8.9% e l’Italia a -2.3%.

Nel mese di ottobre i prestiti alla clientela erogati dal sistema bancario italiano ammontavano a 1857 miliardi di euro, cifra superiore alla raccolta effettuata nello stesso periodo che si è attestata a 1727.5 miliardi di euro, con un saldo negativo di 129.5 miliardi.

Aumentato anche il livello di rischiosità dei prestiti concessi in Italia con sofferenze nette che hanno  raggiunto i 75.2 miliardi e quelle lorde che si sono attestate a 144.5 miliardi, con un rapporto sugli impieghi totali del 4.03%, in aumento dal precedente dato di agosto 2013, che era stato del 3.93%, già a sua volta in aumento rispetto al dato del 3.03%, relativo a settembre 2012.

Il rapporto fra sofferenze lorde e gli impieghi aumenta al 7.5% rispetto al 5.9% di un anno prima, dato che se analizzato nel dettaglio, evidenzia una percentuale del 13.2% fra i piccoli operatori economici, in aumento dal precedente 11.1% del settembre 2012; ed un 12% per le imprese,ed il 6.2% per le famiglie, dati entrambi in aumento rispetto ai precedenti del settembre 2012, rispettivamente del 9% e del 5.3%.

Si registra una forte contrazione su base annua della raccolta a medio lungo termine di obbligazioni che scende ad ottobre del 9.7%; rimane invece a saldo positivo (+8.7 miliardi rispetto al mese precedente) la raccolta complessiva totale fra depositi e obbligazioni.

Flettono al -3.5% su base annua, i finanziamenti a famiglie ed Imprese in linea con l’andamento generale dell’economia (Pil e Investimenti) del terzo trimestre 2012, così come rilevato anche dall’Istat.

Rimangono bassi i tassi di finanziamento sui prestiti che si attesta in media per le imprese al 3.38% (3.56% a settembre 2013) ed al 3.59% (3.67% a settembre 2013), sulle operazioni di finanziamento per l’acquisto di abitazioni. Il tasso medio , sul totale dei prestiti, è risultato del 3.83%, in leggero aumento rispetto al 3.81% precedente.

Il differenziale fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta  a famiglie e società non finanziarie è risultato pari a 192 punti base.

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