ROMA (Reuters) - Il credito concesso dalle banche italiane potrebbe tornare a crescere dello 0,6% quest'anno secondo il rapporto Afo 2014-2016 pubblicato dall'Abi.
Con una prospettiva di medio periodo di lenta ripresa dell'economia, il rapporto di previsione per il triennio al 2016 redatto dall'Abi e dai principali uffici studi delle banche italiane prevede un progressivo ritorno alla normalità dell'attività creditizia mentre resta bassa la redditività degli istituti.
Il Pil italiano è visto crescere quest'anno dello 0,3% dall'Abi, allineato alla maggior parte dei previsori italiani ed internazionali, per poi incrementarsi dell'1,3-1,4% nel biennio successivo.
Per le banche, "patrimonialmente rafforzate e pronte agli esami europei, ciò significa che, pur in presenza di un ammontare rilevante di crediti deteriorati, ci sono segnali di un ritorno all'espansione dei prestiti, che tenderà ad aumentare quanto maggiore sarà la ripresa degli investimenti e la caduta della rischiosità", dice la sintesi del rapporto.
Grazie agli stimoli garantiti dalla Bce e con l'avvio della ripresa economica, "il Rapporto prevede una ripresa del credito, il quale ritornerà positivo già nel 2014 (+0,6%) e dovrebbe in seguito crescere a un tasso medio del 2,1%, valori significativamente superiori a quanto previsto in precedenza: particolarmente dinamici dovrebbero risultare i prestiti alle imprese e i mutui per l'acquisto di abitazioni".
Nei tre anni di previsione le banche vedranno però ancora redditività ai minimi, con un Roe medio dell'1,7% "non solo molto distante dai livelli pre-crisi, ma anche dai bassi valori raggiunti nel primo triennio di crisi".