Investing.com - La crescita economica statunitense nel primo trimestre è stata rivista al rialzo più del previsto, mentre la spesa dei consumatori è stata inaspettatamente rivista al ribasso, secondo i dati ufficiali di questo martedì.
La terza stima del prodotto interno lordo (PIL) del primo trimestre ha rivelato una crescita dell’1,1%, rivista al rialzo dalla stima iniziale dello 0,8%.
Gli analisti avevano previsto una crescita dell’1,0%.
La spesa reale dei consumatori per il primo trimestre dell’anno è stata rivista al ribasso all’1,5%, dall’1,9% stimato in precedenza.
Gli economisti avevano previsto una revisione al rialzo al 2,0%.
Sul fronte dell’inflazione i prezzi delle spese personali (PCE) sono stati rivisti al ribasso allo 0,2% dallo 0,3% precedente. Gli analisti avevano previsto una lettura invariata.
L’indice core dei prezzi PCE è sceso al 2,0% dal 2,1% iniziale.
Non era stata prevista una revisione.
Anche l’indice dei prezzi PIL è stato rivisto al ribasso ad un aumento dello 0,4%, meno dello 0,6% precedente. Gli analisti non si aspettavano variazioni.
La crescita degli utili delle compagnie è stata inaspettatamente rivista al rialzo al 2,2% dallo 0,6% precedente. Era stata prevista una lettura invariata.
Subito dopo il report, il dollaro è rimasto in calo. Il cambio EUR/USD si attesta a 1,1083 da circa 1,1079 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,3396 da 1,3391 registrato precedentemente mentre il cambio USD/JPY scende a 102,33 dal precedente 102,37.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 96,02 rispetto a 96,07 segnato prima del report.
Intanto, i futures dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo. I futures Dow balzano di 207 punti, o dell’1,22%, i futures S&P 500 subiscono un’impennata di 24 punti, o dell’1,20%, mentre i futures Nasdaq 100 schizzano di 51 punti, o dell’1,21%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.316,70 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.316,00 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio USA si attesta a 47,65 dollari al barile dai 47,59 dollari registrati prima della pubblicazione del report.