Investing.com - Sia le spese procapite USA che i prezzi PCE core sono saliti in linea con le aspettative a maggio, secondo i dati ufficiali di questo mercoledì.
Nel report del Dipartimento per il Commercio si legge che le spese pro-capite sono aumentate al tasso destagionalizzato dello 0,4% il mese scorso, in linea con le previsioni, mentre il dato di aprile è stato rivisto al rialzo all’1,1% dall’1,0% inizialmente stimato, il massimo di sette anni.
Le spese dei consumatori costituiscono la fonte maggiore della crescita economica statunitense, rappresentando i due terzi dell’attività economica.
I redditi sono aumentati al tasso destagionalizzato dello 0,2%, meno dello 0,3% e dopo l’aumento dello 0,5% del mese precedente. Il dato di aprile è stato rivisto da una stima iniziale dello 0,4%.
Intanto, l’indice dei prezzi PCE core è salito dello 0,2% il mese scorso, in linea con il dato di aprile.
L’indice dei prezzi PCE core è aumentato al tasso annuo dell’1,6%, come previsto e confermando la crescita di aprile.
La Federal Reserve utilizza il dato PCE core per decidere se alzare o abbassare i tassi di interesse, per tentare di mantenere l’inflazione a poco meno del 2%.
Subito dopo il report, il cambio EUR/USD si attesta a 1,1094 da circa 1,1085 segnato prima dei dati, la coppia GBP/USD è scambiata a 1,3442 da 1,3441 registrato precedentemente mentre il cambio USD/JPY sale a 102,70 dal precedente 102,64.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 95,93 rispetto a 95,94 segnato prima del report.
Intanto, i futures dei titoli azionari USA puntano ad un’apertura al rialzo. I futures Dow blue-chip salgono di 110 punti, o dello 0,64%, i futures S&P 500 sono in salita di 13 punti, o dello 0,64%, mentre i futures Nasdaq 100 vanno su di 28 punti, o dello 0,65%.
Sul mercato delle materie prime, i futures dell’oro sono scambiati a 1.323,45 dollari l’oncia troy, rispetto ai 1.323,95 dollari segnati prima dei dati, mentre il greggio USA si attesta a 48,30 dollari al barile dai 48,27 dollari registrati prima della pubblicazione del report.