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M&S in perdita per la prima volta, virus colpisce vendite abbigliamento

Pubblicato 04.11.2020, 11:54
Aggiornato 04.11.2020, 12:00
© Reuters. Alcune persone con indosso la mascherina passano accanto a uno dei punti vendita di Marks and Spencer (M&S) ad Altrincham

LONDRA (Reuters) - La catena britannica di grandi magazzini Marks & Spencer ha registrato la prima perdita in 94 anni di quotazione sul mercato azionario dopo che le vendite del settore abbigliamento sono state colpite duramente dalla pandemia di Covid-19.

M&S, uno dei nomi più conosciuti tra i retailer britannici, ha registrato una perdita ante-imposte prima di voci straordinarie di 17,4 milioni di sterline nelle 26 settimane al 26 settembre -- la prima perdita dal debutto in borsa nel 1926.

La perdita è comunque più contenuta rispetto a quella prevista in media dagli analisti di 59 milioni di sterline e si confronta con un utile di 176 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.

Le vendite del settore abbigliamento e casa sono scese del 21,3% nel secondo trimestre dopo una flessione del 61,5% nel primo trimestre, penalizzate da tre mesi di lockdown in primavera e dell'impatto del virus sulla domanda.

Tutti i retailer del settore abbigliamento sono stati colpiti duramente dalla crisi del coronavirus. Ieri Primark ha riportato un crollo del 63% dell'utile annuo, mentre Next ha previsto la scorsa settimana una flessione del 50%.

M&S ha registrato nel primo semestre un aumento delle vendite di alimentari del 2,7% a perimetro omogeneo, con performance più deboli da parte dei negozi che si trovano in centro città e negli snodi dei trasporti a causa delle direttive del governo sul lavoro da casa, bilanciate da risultati più incoraggianti negli store delle aree suburbane.

L'attività ha anche tratto beneficio dall'integrazione con Ocado, che ha garantito per la prima volta al settore alimentare di M&S una presenza online.

M&S, il cui titolo è crollato del 57% quest'anno, ha detto che l'attività nelle prime quattro settimane del secondo semestre è proseguita a un ritmo simile alla fine del secondo trimestre, con i ricavi del settore abbigliamento e dei casalinghi in ribasso del 21,5%, i ricavi del food in aumento del 3% e i ricavi internazionali in rialzo del 7,4%.

Il gruppo ha detto che il lockdown di quattro settimane da poco introdotto nel Regno Unito, che inizierà domani, avrà delle ricadute sulle vendite e gli utili dei negozi per i settori abbigliamento e casalinghi.

(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Sabina Suzzi, michela.piersimoni@thomsonreuters.com, +48 587696616)

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