Investing.com – Il dollaro USA è in salita contro lo yen questo venerdì, sempre vicino ai massimi plurimensili in seguito al rilascio di dati economici misti dal Giappone che hanno alimentato le aspettative di un ulteriore stimolo monetario da parte della Banca del Giappone.
Nei primi scambi europei il cambio USD/JPY ha toccato 86,63, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 86,23 in salita dello 0,15%.
Supporto 85,59, minimo di giovedì e resistenza a 86,63, massimo di giovedì e livello più alto dall’aprile 2011.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori d’acquisto in Giappone è sceso a 45,0 a dicembre da una lettura di 46,5 nel mese precedente.
Un secondo report ha mostrato un calo della produzione industriale in Giappone meno del previsto a novembre, in calo dell’1,7% dopo un aumento dell’1,6% nel mese precedente. Gli analisti avevano previsto che la produzione sarebbe scesa dello 0,5% lo scorso mese.
Lo yen è rimasto sotto pressione dopo che il Primo Ministro Shinzo Abe è stato formalmente approvato come Primo Ministro dal Parlamento.
Abe aveva recentemente richiesto un allentamento illimitato da parte della BoJ, per indebolire la valuta locale e spingere la crescita nell’economia colpita dalla recessione.
Ieri il neo ministro delle finanze Taro Aso ha dichiarato che Abe gli ha ordinato di mettere in pratica un pacchetto di stimolo senza tener conte del limite di precedentemente stabilito per l’emissione di bond.
Il Presidente Barack Obama incontrerà i leader del Congresso nel corso della giornata e la Casa Binaca per i dialoghi in corso sull’accordo sul “precipizio fiscale” per evitare i tagli alla spesa pubblica e l’aumento automatico delle tasse che minaccia la ripresa economica statunitense.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,11% to hit 114,12.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle vendite di case in corso, nonché un report sulle imprese nell’area di Chicago e sulle scorte di greggio e gas naturale.
Nei primi scambi europei il cambio USD/JPY ha toccato 86,63, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 86,23 in salita dello 0,15%.
Supporto 85,59, minimo di giovedì e resistenza a 86,63, massimo di giovedì e livello più alto dall’aprile 2011.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori d’acquisto in Giappone è sceso a 45,0 a dicembre da una lettura di 46,5 nel mese precedente.
Un secondo report ha mostrato un calo della produzione industriale in Giappone meno del previsto a novembre, in calo dell’1,7% dopo un aumento dell’1,6% nel mese precedente. Gli analisti avevano previsto che la produzione sarebbe scesa dello 0,5% lo scorso mese.
Lo yen è rimasto sotto pressione dopo che il Primo Ministro Shinzo Abe è stato formalmente approvato come Primo Ministro dal Parlamento.
Abe aveva recentemente richiesto un allentamento illimitato da parte della BoJ, per indebolire la valuta locale e spingere la crescita nell’economia colpita dalla recessione.
Ieri il neo ministro delle finanze Taro Aso ha dichiarato che Abe gli ha ordinato di mettere in pratica un pacchetto di stimolo senza tener conte del limite di precedentemente stabilito per l’emissione di bond.
Il Presidente Barack Obama incontrerà i leader del Congresso nel corso della giornata e la Casa Binaca per i dialoghi in corso sull’accordo sul “precipizio fiscale” per evitare i tagli alla spesa pubblica e l’aumento automatico delle tasse che minaccia la ripresa economica statunitense.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,11% to hit 114,12.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle vendite di case in corso, nonché un report sulle imprese nell’area di Chicago e sulle scorte di greggio e gas naturale.