Investing.com - Il prezzo dell’oro sale questo venerdì, il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile in vista degli attesissimi dati sull’inflazione USA previsti nel corso della giornata.
Sul Comex, i future dell’oro salgono di 2,55 dollari, o dello 0,20%, a 1.299,05 dollari l’oncia troy alle 03:15 ET (07:15 GMT) staccandosi dal massimo di due settimane e mezzo di 1.300,73 dollari segnato nella notte.
Il biglietto verde si è rafforzato quando i dati di ieri del Dipartimento per il Lavoro hanno rivelato che le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono diminuite più del previsto registrando 243.000 unità la scorsa settimana.
In un secondo report si legge che i prezzi alla produzione sono saliti dello 0,4% a settembre, in linea con le aspettative. I prezzi alla produzione core, che escludono alimenti ed energia, sono aumentati dello 0,4%, più dello 0,2% previsto.
I dati hanno seguito di un giorno i verbali del vertice di politica monetaria di settembre della Federal Reserve da cui è emerso che i policymaker restano divisi in merito all’inflazione.
Infatti, secondo molti membri un ulteriore inasprimento dipenderà dai prossimi dati sull’inflazione. Tuttavia, la maggior parte dei membri della Fed ha dichiarato che un altro aumento dei tassi “sarà probabilmente garantito” quest’anno.
Tuttavia il dollaro si è indebolito in vista degli attesissimi dati sull’indice dei prezzi al consumo USA che saranno pubblicati nel corso della giornata.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 92,91, non lontano dal minimo di due settimane della seduta precedente di 92,64.
L’oro risente dell’andamento dei tassi USA e del dollaro. Un dollaro debole rende l’oro meno costoso per i titolari di altre valute, mentre l’aumento dei tassi USA fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.
Sempre sul Comex, i future dell’argento salgono dello 0,30% a 17,32 dollari l’oncia troy.