Investing.com - La sterlina sale contro il dollaro negli scambi cauti di questo lunedì, dal momento che i mercati si sono stabilizzati dopo che la scorsa settimana i timori per il rallentamento della crescita economica globale e i dati deludenti sull’inflazione britannica hanno scatenato la volatilità sui mercati.
Il cambio GBP/USD sale dello 0,25% a 1,6133, non lontano dal massimo della seduta di 1,6135.
I dati di venerdì hanno rivelato che il sentimento dei consumatori negli Stati Uniti è salito al massimo dal luglio 2007 questo mese, mentre in un secondo report si legge che le nuove costruzioni sono aumentate più del previsto a settembre.
I dati hanno rafforzato le speranze che la Federal Reserve possa decidere di aumentare i tassi nella seconda metà del 2015 e hanno fatto diminuire i timori degli investitori a conclusione di una settimana di scambi volatili.
La sterlina è crollata al minimo degli ultimi 11 mesi contro il dollaro a metà settimana, dopo i dati che hanno mostrato un calo del tasso annuo di inflazione nel Regno Unito all’1,2% a settembre, in calo dall’1,5% di agosto.
I dati hanno ridotto la pressione sulla Banca d’Inghilterra perché aumenti i tassi di interesse dal minimo storico dello 0,5%.
Venerdì, il capo economista della BoE Andy Haldane ha dichiarato che la banca potrebbe mantenere i tassi bassi per un periodo lungo e ha aggiunto che i tassi potrebbero essere alzati solo intorno alla metà dell’anno prossimo, per via delle prospettive di crescita deboli.
Haldane si riferisce al rallentamento della crescita economica globale, all’aumento dei rischi geopolitici e finanziari e all’indebolimento delle pressioni inflazionarie britanniche, dovuto al calo della crescita degli stipendi e al crollo dei prezzi delle materie prime.
La sterlina sale contro l’euro, con il cambio EUR/GBP giù dello 0,18% a 0,7914, dal momento che sulla moneta unica continua a pesare la stagnazione dell’economia della zona euro.
Oggi la Banca Centrale Europea ha dato il via al nuovo programma di stimolo, che comprende l’acquisto di covered bond per sostenere l’economia della zona euro.