Investing.com – Il dollaro statunitense ha chiuso la settimana stabile contro il dollaro canadese lo scorso venerdì, poiché i prezzi del petrolio più alti hanno sostenuto il loonie, inoltre, i dati USA migliori del previsto sulla crescita del PIL nel 4° trimestre 2014 hanno sostenuto le aspettative verso un aumento dei tassi di interesse.
Il cambio USD/CAD è rimasto pressoché invariato sulla giornata di venerdì, a 1,2513 ed ha chiuso la settimana in calo dello 0,17%.
Il Dipartimento per il Commercio ha riportato che il prodotto interno lordo è cresciuto ad un tasso annuo del 2,2% negli ultimi tre mesi del 2014, in calo dalla stima iniziale di una crescita del 2,6% ma in salita rispetto alla aspettative di una crescita rivista del 2,1%.
Altri dati hanno mostrato che le case in vendita negli USA hanno toccato il massimo di un anno e mezzo a gennaio, mentre il sentimento dei consumatori è rimasto forte lo scorso mese.
La lettura di febbraio dell’indice dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori è stata rivista al rialzo a 95,4 dalla lettura preliminare di 93,6. Sebbene sia un dato inferiore al 98,1 del mese precedente, resta il secondo massimo storico dal gennaio 2007.
Il dollaro canadese è stato supportato dall’impennata registrata dal greggio venerdì, nella speculazione di un taglio degli impianti di estrazione negli USA e di un calo delle scorte mondiali.
Il greggio è la principale esportazione del Canada e la valuta del paese è strettamente legata alle oscillazioni della materia prima.
Il dollaro è stato supportato inoltre dai dati di giovedì che hanno mostrato un calo minore del previsto dell’inflazione a gennaio, dati che avvalorano l’ipotesi di un taglio dei tassi durante il prossimo vertice.
Il tasso annuo di inflazione è sceso all’1,0% dall’1,5% di dicembre, contro le previsioni di un calo dello 0,7%, per via di un calo dei prezzi della benzina. L’inflazione core, che esclude i costi del carburante, è rimasta stabile al 2,2%, invariata rispetto al mese precedente.
Questa settimana il Governatore della BoC Stephen Poloz ha dichiarato che il taglio dei tassi di gennaio ha offerto alla banca un margine di tempo per valutare la reazione dell’economia al calo dei prezzi del petrolio.
La BoC ha sorpreso i mercati con la decisione di abbassare il tasso allo 0,75% lo scorso mese.
Nella settimana alle porte gli investitori attenderanno per venerdì il report sull’occupazione non agricola, mentre in Canada sarà attesa la dichiarazione dei tassi della BoC.
In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.
Lunedì 2 marzo
Negli USA l’Institute of Supply Management terrà un vertice sull’attività del settore manifatturiero.
Martedì 3 marzo
Il Canada rilascerà un report mensile sul prodotto interno lordo.
Mercoledì 4 marzo
La BoC annuncerà il tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la decisione del tasso.
Gli Stati Uniti rilasceranno il report ADP sull’occupazione non agricola, che mostra la crescita dell’occupazione nel settore privato. Nel corso della giornata, l’ISM rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi.
Giovedì 5 marzo
Gli USA pubblicheranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sugli ordinativi industriali.
Il Canada rilascerà il report sull’indice PMI Ivey.
Venerdì 6 marzo
Sia gli USA che il Canada rilasceranno i dati sulla bilancia commerciale; il Canada rilascerà i dati sulle concessioni edilizie.
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati sull’occupazione non agricola, con il report sul tasso di disoccupazione e sulla retribuzione media.