Investing.com - Il dollaro è in calo contro il paniere delle altre principali valute questo giovedì, dopo i dati che hanno mostrato un calo maggiore del previsto delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli USA.
Il report del Dipartimento per il Lavoro USA ha mostrato che il numero delle richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 30 maggio è sceso di 8.000 unità, a 276.000, dalle 284.000 unità riviste della settimana precedente. Gli analisti avevano previsto un calo di 5.000 unità a 279.000 la scorsa settimana.
Il report segue i dati di ieri che hanno mostrato 201.000 nuovi posti di lavoro il mese scorso nel settore privato USA, leggermente al di sopra dei 200.000 previsti, un ulteriore segnale di ripresa del mercato del lavoro.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta al report governativo sull’occupazione di domani che dovrebbe fornire maggiori indicazioni sulla forza dell’economia.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,15% a 95,21, ma si stacca dal minimo di due settimane di 94,68 toccato precedentemente.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,19% a 1,1297, dopo aver toccato il massimo di due settimane e mezzo di 1,1380.
L’euro è stato sostenuto dall’impennata segnata dal rendimento dei bund a 10 anni tedeschi, che toccano il massimo da settembre facendo scendere il gap con le controparti USA.
Il rendimento dei bund tedeschi è un riferimento per i mercati finanziari europei e l’aumento del loro rendimento fa salire l’euro contro il dollaro. Il rendimento aumenta quando i prezzi scendono.
Nella conferenza tenutasi ieri dopo la decisione della BCE di mantenere i tassi di interesse invariati, Mario Draghi ha dichiarato che i mercati dovranno abituarsi a periodi di maggiore volatilità sui mercati dei bond europei, fattore che tuttavia non influenzerà le decisioni di politica monetaria.
La BCE ha inoltre rivisto al rialzo le previsioni di inflazione per quest’anno allo 0,3% dallo zero inizialmente stimato ed ha dichiarato che i livelli di inflazione continueranno a salire nel 2016 e nel 2017.
Tuttavia, il sentimento sulla moneta unica resta fragile dopo che le trattative tra il Primo Ministro greco Alexis Tsipras ed il Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker svoltesi ieri a Bruxelles si sono concluse senza un accordo per lo sblocco degli aiuti finanziari necessari per scongiurare la bancarotta del paese.
Il cambio GBP/USD sale dello 0,24% a 1,5378.
Lo yen è stabile, con la coppia USD/JPY a 124,27 ed il cambio USD/CHF in calo dello 0,10% a 0,9331.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,78% a 0,7725 ed il cambio NZD/USD in calo dello 0,17% a 0,7140.
Questa mattina, l’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono rimaste stabili ad aprile, contro le aspettative di un aumento dello 0,4%.
Un secondo report ha rivelato che il deficit commerciale australiano è aumentato a 3,88 miliardi di dollari australiani ad aprile dagli 1,23 miliardi segnati a marzo.
Intanto, il cambio USD/CAD è in salita dello 0,15% a 1,2471.