Investing.com - Il prezzo dell’oro subisce un’impennata questo giovedì, mentre il dollaro crolla al minimo di cinque settimane contro il paniere delle altre principali valute dopo che la Federal Reserve ha deciso di abbassare le previsioni di crescita e quelle sui tassi di interesse USA, spingendo gli investitori a rinviare le aspettative sulla tempistica di un aumento dei tassi.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto toccano il massimo intraday di 1.198,70 dollari l’oncia troy, il massimo dall’1 giugno, prima di attestarsi a 1.197,60 dollari negli scambi odierni, con un’impennata di 20,70 dollari, o dell’1,76%.
Ieri, l’oro è sceso di 4,10 dollari, o dello 0,35%, a 1.176,80 dollari. Supporto a 1.171,90 dollari, il minimo dal 15 giugno e resistenza a 1.204,70 dollari, il massimo dall’1 giugno.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a luglio schizzano di 31,3 centesimi, o dell’1,96% a 16,26 dollari l’oncia troy. L’argento ieri è sceso di 1,8 centesimi, o dello 0,11%, a 15,94 dollari. Intanto, il rame con consegna a luglio sale di 2,4 centesimi, o dello 0,92%, a 2,628 dollari la libbra.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,6% a 93,91, il minimo dal 18 maggio.
Il biglietto verde ieri è sceso in seguito alla decisione della Fed di abbassare le previsioni di crescita e quelle sui tassi di interesse USA; gli investitori hanno quindi rimandato le aspettative sulla tempistica di un aumento dei tassi.
La Presidente della Fed Janet Yellen ha reso noto che la banca ha bisogno di “prove più evidenti” di una crescita sostenuta prima di decidere di alzare i tassi, ma ammette che l’economia è “moderatamente cresciuta" dopo l’indebolimento registrato nel primo trimestre.
Un eventuale rallentamento dell’aumento dei tassi di interesse sarebbe rialzista per l’oro, poiché si ridurrebbero i costi di gestione del metallo, che non offre agli investitori un ritorno assicurato.
Gli investitori seguiranno da vicino la pubblicazione degli importanti dati USA nel corso della seduta per avere ulteriori informazioni sulla forza dell’economia e sull’andamento futuro della politica monetaria.
Gli USA pubblicheranno una serie di dati, tra cui i report sull’indice dei prezzi al consumo, sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sull’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia.
L’attenzione dei traders continua ad essere rivolta agli sviluppi nelle trattative tra la Grecia ed i suoi creditori internazionali, mentre aumentano i timori che il paese rischi il default e sia costretto ad uscire dalla zona euro.
L’Europa ha chiesto alla Grecia di tagliare le spese in modo da poter arrivare all’accordo che consentirebbe di sbloccare 7,2 miliardi di euro di aiuti finanziari e di evitare così un default di Atene a fine mese, quando scadrà il piano di salvataggio.
Nel corso della giornata a Bruxelles si terrà un vertice dei ministri delle finanze europei, ma le probabilità di arrivare ad un accordo non sono molto alte. Il mancato accordo comporterebbe il default della Grecia ed una possibile conseguente uscita dalla zona euro.