ROMA (Reuters) - Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha criticato oggi il leader dei metalmeccanici Fiom Maurizio Landini, secondo cui sulle acciaierie Ast di Terni, una delle vertenze in corso più impegnative per l'esecutivo, "non si può fare un accordo a tutti i costi".
"Le parole di Landini preoccupano il governo. Pensiamo sia un momento di responsabilità per tutti", ha detto Delrio in un comunicato diffuso da Palazzo Chigi.
In mattinata il leader sindacale aveva detto di ritenere che si possa fare un accordo sulla Ast, proprietà del gruppo ThyssenKrupp, ma non a qualsiasi costo. Domani, in quello che sembra anche un segno di buona volontà in vista della ripresa delle trattative di mercoledì 26 novembre, i lavoratori cominceranno a rientrare al lavoro, dopo settimane di sciopero.
Il sindacato vuole la garanzia che l'azienda rimanga aperta e che assicuri la produzione, oltre a evitare il più possibile licenziamenti.
"L'obiettivo del Governo è stato, per settimane, di garantire la difesa del sito industriale, l'apertura dei due forni e il mantenimento delle attività produttive, oltre al trasferimento della linea di Torino", ha ricordato Delrio.
"Parliamo di un accordo che potrà permettere di salvaguardare i posti di lavoro e di evitare gli oltre cinquecento licenziamenti previsti. A fronte dell'accordo in campo, che si unisce anche alle scelte del Governo di abbattere l'Irap per le imprese, crediamo che la stragrande maggioranza degli operai di Terni apprezzi il lavoro svolto e capisca che è il tempo di fare ripartire l'azienda su basi nuove, insieme, come in altre vertenze dove i sindacati hanno aiutato a difendere il lavoro".
Nei giorni scorsi l'Ad di Ast Lucia Morselli ha invitato una lettera ai lavoratori, in sciopero da un mese circa, ribadendo la volontà di Thyssen di mantenere in funzione l'impianto umbro e la preoccupazione per le conseguenze sugli ordini dovuta a uno sciopero che dura da circa un mese.
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