Di Ambar Warrick
Investing.com - Nel trimestre terminato a dicembre, l’Australia ha registrato un avanzo eccedenza conto corrente nettamente superiore al previsto, come dimostrano i dati di martedì, grazie soprattutto al miglioramento delle condizioni commerciali e al calo delle passività all’estero.
I dati dell’Australian Bureau of Statistics hanno mostrato che l’eccedenza del conto corrente è balzata a 14,11 miliardi di dollari australiani (1 dollaro australiano = 0,6746 dollari) nei tre mesi fino al 31 dicembre. La lettura è stata molto più forte delle aspettative di un avanzo di 6,5 miliardi di dollari australiani e superiore all’avanzo rivisto del trimestre precedente di 753 milioni di dollari australiani.
Le esportazioni sostenute e il rallentamento delle importazioni sono stati i maggiori fattori di spinta per le partite correnti, con una ripresa della domanda cinese a fine anno che ha favorito le spedizioni di materie prime. Il Paese è la principale destinazione delle esportazioni australiane ed è il principale consumatore di prodotti di base spediti dal Paese.
L’economia australiana dovrebbe beneficiare della ripresa della Cina quest’anno, dopo che il gigante asiatico ha allentato la maggior parte delle restrizioni anti-COVID a gennaio.
Secondo l’ABS, il forte surplus commerciale dovrebbe contribuire al PIL australiano del trimestre di dicembre all’indirizzo 1,1 punti percentuali, leggermente al di sotto delle aspettative dell’1,3%. Ma il trend riflette ancora una certa forza dell’economia australiana, anche se alle prese con l’aumento di tassi di interesse e l’alta inflazione.
Per mercoledì è attesa la lettura del PIL del quarto trimestre dell’Australia.
Il boom dell’economia australiana dopo il COVID sembra essersi esaurito, mentre il Paese è alle prese con l’inflazione più alta degli ultimi 30 anni.
Il dollaro australiano ha reagito positivamente ai dati di martedì, salendo dello 0,2% a 0,6746.