Investing.com – La sterlina è in calo contro il dollaro questo lunedì, con l’incertezza sulla situazione finanziaria in Spagna e Grecia ed i timori sulla crescita globale in genere che hanno spinto la richiesta di valuta rifugio.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6058, il minimo dallo scorso giovedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,6070, in calo dello 0,21%.
Supporto a 1,5989, minimo del 22 ottobre e resistenza a 1,6096, massimo della seduta.
Gli investitori restano cauti nell’incertezza sulla richiesta della Spagna di un formale di un salvataggio, mentre resta in dubbio la capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity .
Il sentimento dei mercati è stato condizionato inoltre dalla prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti. Ci si aspettano dei volumi ridotti durante la seduta statunitense.
La sterlina ha risentito poco dei dati che hanno mostrato un aumento dei prestiti da parte della banche britanniche. Il dato è aumentato al ritmo più veloce degli ultimi 4 anni e mezzo, e anche le approvazioni mutui hanno superato le aspettative.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che i prestiti ai privati sono aumentati a 1,7 miliardi di sterline a settembre, dopo un calo di 0,3 miliardi di sterline ad agosto, l’aumento maggiore dal febbraio 2008. Gli analisti avevano previsto che i prestiti netti sarebbero aumentati di 0,6 miliardi di sterline.
La BoE ha affermato che le approvazioni mutui sono salite a 50.024 a settembre contro i 47.921 di agosto, contro le previsioni di 48.000.
La sterlina è rimasta invariata contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,01% a 0,8034.
Nel corso della giornata il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy riceverà il Premier Italiano Mario Monti a Madrid, per discutere della crisi che attanaglia la zona euro.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6058, il minimo dallo scorso giovedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,6070, in calo dello 0,21%.
Supporto a 1,5989, minimo del 22 ottobre e resistenza a 1,6096, massimo della seduta.
Gli investitori restano cauti nell’incertezza sulla richiesta della Spagna di un formale di un salvataggio, mentre resta in dubbio la capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity .
Il sentimento dei mercati è stato condizionato inoltre dalla prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti. Ci si aspettano dei volumi ridotti durante la seduta statunitense.
La sterlina ha risentito poco dei dati che hanno mostrato un aumento dei prestiti da parte della banche britanniche. Il dato è aumentato al ritmo più veloce degli ultimi 4 anni e mezzo, e anche le approvazioni mutui hanno superato le aspettative.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che i prestiti ai privati sono aumentati a 1,7 miliardi di sterline a settembre, dopo un calo di 0,3 miliardi di sterline ad agosto, l’aumento maggiore dal febbraio 2008. Gli analisti avevano previsto che i prestiti netti sarebbero aumentati di 0,6 miliardi di sterline.
La BoE ha affermato che le approvazioni mutui sono salite a 50.024 a settembre contro i 47.921 di agosto, contro le previsioni di 48.000.
La sterlina è rimasta invariata contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,01% a 0,8034.
Nel corso della giornata il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy riceverà il Premier Italiano Mario Monti a Madrid, per discutere della crisi che attanaglia la zona euro.