MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia in territorio decisamente negativo una seduta dominata dalla debolezza anche nel resto d'Europa dopo i dati macro poco incoraggianti arrivati dai Pmi di Cina e zona euro.
Milano amplifica le perdite degli altri mercati del Vecchio continente trascinata in particolare dai bancari, che comunque anche a livello europeo sono il settore con il ribasso più pesante.
L'indice FTSE Mib chiude in calo dell'1,64%, l'Allshare dell'1,57%. Volumi nel finale intorno a 2,9 miliardi di euro.
In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 arretra dello 0,6% circa e anche a Wall Street gli indici sono in calo.
L'indice settoriale dei bancari italiani lascia sul terreno il 2,7% a fronte di un calo dell'1,5% del comparto europeo. I ribassi dei singoli istituti sono in generale nell'ordine del 2-3% e POP EMILIA arretra di oltre il 4%.
FIAT CHRYSLER in buon rialzo (+1,7%) con il titolo che si avvicina ai massimi dell'anno a 10,25 euro, dopo la correzione dei giorni scorsi. Le azioni hanno guadagnato oltre il 40% dopo la notizia dello scorporo di Ferrari.
Tra i pochi segni positivi si segnala anche LUXOTTICA, che ha aggiornato il massimo storico spingendosi in seduta fino a 43,55 euro. Barclays oggi ha alzato il target price a 48 da 43 euro ribadendo il giudizio "overweight" e sottolineando le "eccellenti prospettive" del gruppo per il 2015.
AZIMUT affonda di quasi il 5% penalizzata anche dall'accordo con l'agenzia delle Entrate per le controversie fiscali relative al periodo 2001-2013 per un importo complessivo di circa 118 milioni di euro e per l'impatto atteso sul conto economico e sul dividendo 2014.
Andamento contrastante per le azioni della galassia UGF-UNIPOLSAI in un mercato che ragiona sull'impatto e sulle prospettive delle diverse categorie di azioni dell'annuncio della conversione in ordinarie.
Prosegue la lettera sui petroliferi dopo che il greggio è arrivato oggi a toccare i minimi di cinque anni, anche se poi ha recuperato parzialmente terreno. ENI perde il 2,5% e SAIPEM il 2,3%, all'interno di un settore che in Europa scende dello 0,8%.
FINMECCANICA cede il 2,3% dopo che la cinese Insigma Technology ha detto che non intende partecipare alla gara per la dismissione da parte di Finmeccanica dei suoi asset nel settore ferroviario, Ansaldo Breda e Ansaldo Sts.
TELECOM ITALIA arretra del 2,1% all'interno di un settore europeo negativo.
In gran spolvero anche oggi TELECOM ITALIA MEDIA che balza del 9,5%.