1 dicembre (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico cedono il 2% mentre gli operatori si interrogano su quali conseguenze deriveranno dal nuovo sistema cinese di assicurazione dei depositi bancari.
Incide anche il calo dei prezzi dell'oro, dopo che la Svizzera ha bocciato il referendum per costringere la Banca centrale a raddoppiare le proprie riserve auree.
Le quotazioni in discesa del greggio colpiscono soprattutto il settore minerario australiano e il ringgit malese.
L'indice MSCI, che raggruppa i principali listini dell'area al di fuori del Giappone, perde il 2,02% e tocca il livello più basso da sei settimane.
Tokyo invece ha chiuso la seduta al livello più alto degli ultimi sette anni, trainato dai più recenti dati positivi sulla spesa in conto capitale.
Indici in calo sui mercati cinesi. Lo SHANGAI COMPOSITE INDEX cede lo 0,1% mentre l'HANG SENG di TAIPEI lascia sul campo il 2,7%.
La Cina ha diffuso una prima bozza del nuovo sistema di assicurazione dei depositi bancari: l'ultima iniziativa di una serie che mira a liberalizzare il mercato dei tassi e a rendere le banche più capaci di competere sul piano commerciale.
A Taiwan l'indice l'indice TAIEX perde lo 0,8%. Le elezioni locali di domenica hanno visto il filocinese Kuomintang (KMT) uscire fuori da molte amministrazioni.
A SIDNEY l'indice S&P/ASX 200 perde il 2%, la variazione negativa più alta dal mese di ottobre del 2010, dopo che le quotazioni del greggio americano sono scede del 10%. Tra i titoli in negativo spiccano PanAust, Northern Star Resources e Sundance Energy, che cedono tra l'11 e il 15%.
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