MILANO (Reuters) - Clima attendista sul secondario italiano. Dopo aver segnato ieri nuovi minimi storici in termini di rendimento decennale - al 2,002% - i Btp sono in una fase di consolidamento e appaiono poco variati o in calo rispetto ai livelli di chiusura di ieri.
L'umore è comunque tonico e lo dimostra il differenziale col Bund che in seduta ha aggiornato i minimi, spingendosi ai livelli più bassi dall'estate 2010, per poi però risalire. L'attesa di un annuncio da parte della Bce su un possibile 'QE', annuncio non ancora del tutto prezzato, domina il mercato.
Livelli bassi ha toccato ieri anche il rendimento del Bund decennale che si è spinto al minimo storico di 0,69% e che oggi mostra invece un rialzo.
"Dopo i recenti rialzi, i titoli di Stato sono in fase di consolidamento. Ma il 'mood', sulla scia delle attese di un annuncio da parte della Bce dopodomani, è buono. Un aiuto arriva anche dal calo dei prezzi che favorisce la caccia ai rendimenti. La flessione del greggio può rallentare la dinamica dei prezzi dei beni di consumo, favorendo invece l'appeal dei titoli finanziari" dice Vincenzo Longo, strategist di Ig.
Anche l'azionario tuttavia oscilla insieme al prezzo delle materie prime.
"Il rimbalzo nei prezzi del petrolio ieri ha affievolito le pressioni sulle prospettive dell'inflazione e l'urgenza di un'aziona da parte della Bce è scomparsa" dice Emile Cardonat, strategist di Rabobank.
Non essendo quindi del tutto prezzata un'eventuale azione o una mancata azione - anche semplicemente in termini di annuncio - da parte della Bce, dalla conferenza stampa di giovedì ci si aspetta comunque una reazione da parte del mercato.
"Draghi resta il principale 'market mover'. Un'eventuale 'no action' porterebbe a vendite. Se dovesse invece fare l'annuncio, c'è margine per un ulteriore rialzo di azionario e titoli di Stato, specie periferici. Qualunque cosa accada, una reazione ci sarà" dice ancora Longo.