Investing.com - I futures del petrolio greggio sono pressoché invariati nella mattinata di martedì, con gli investitori che attendono i dati sulle scorte USA per valutare la forza della domanda del principale consumatore mondiale di petrolio.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a giugno sono stati scambiati a 94,52 dollari al barile nella mattinata europea, pressoché invariati sulla giornata.
I prezzi del greggio sulla borsa di New York sono rimasti nel range tra il minimo giornaliero di 94,19 dollari al barile ed il massimo della seduta di 94,61 dollari al barile.
Lunedì i prezzi NYMEX sono saliti dell’1,8% a 94,68 dollari al barile, il Massimo dal 10 aprile, nelle aspettative che la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea continuerà con politiche monetarie a sostegno della crescita.
I traders del petrolio attendono i dati settimanali sulle scorte di greggio e prodotti raffinati per valutare la forza della domanda nel principale consumatore di greggio.
L’American Petroleum Institute rilascerà un report sulle scorte nel corso della giornata, mentre i dati ufficiali di mercoledì potrebbero mostrare un aumento delle scorte di 0,8 milioni di barili.
I dati ufficiali della scorsa settimana che hanno mostrato una crescita inferiore al previsto dell'economia statunitense, alimentando timori sulla ripresa economica del paese.
I dati hanno allentato le aspettative verso una conclusione anticipata del programma di stimolo monetario, in seguito ai recenti verbali che hanno mostrato una divisione all'interno dei policymakers circa la politica monetaria di allentamento.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea che si terrà questo giovedì, nelle aspettative di un taglio dei tassi d'interesse; inoltre è molto atteso report sull'occupazione non agricola statunitense che sarà rilasciato il prossimo venerdì.
I prezzi sono saliti nelle ultime sedute, con gli investitori che hanno chiuso le posizioni nella convinzione che i prezzi non sarebbero scesi oltre.
I prezzi sono aumentati di quasi il 9% da quando è stato toccato il minimo di 4 mesi di 85,91 dollari al barile il 18 aprile. Nonostante i recenti aumenti, i prezzi NYMEX ad aprile hanno segnato un calo del 3%, registrando la performance peggiore dal maggio 2012.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a giugno sono scesi dello 0,1% a 103,89 dollari al barile, con lo spread tra i contratti brent e quelli del greggio a 9,37 dollari al barile.
Lo spread è sceso al minimo dal gennaio 2012, grazie al miglioramento della produzione nel Mare del Nord ed alle indicazioni di un calo delle scorte a Cushing, il punto di consegna dei futures Nymex.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a giugno sono stati scambiati a 94,52 dollari al barile nella mattinata europea, pressoché invariati sulla giornata.
I prezzi del greggio sulla borsa di New York sono rimasti nel range tra il minimo giornaliero di 94,19 dollari al barile ed il massimo della seduta di 94,61 dollari al barile.
Lunedì i prezzi NYMEX sono saliti dell’1,8% a 94,68 dollari al barile, il Massimo dal 10 aprile, nelle aspettative che la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea continuerà con politiche monetarie a sostegno della crescita.
I traders del petrolio attendono i dati settimanali sulle scorte di greggio e prodotti raffinati per valutare la forza della domanda nel principale consumatore di greggio.
L’American Petroleum Institute rilascerà un report sulle scorte nel corso della giornata, mentre i dati ufficiali di mercoledì potrebbero mostrare un aumento delle scorte di 0,8 milioni di barili.
I dati ufficiali della scorsa settimana che hanno mostrato una crescita inferiore al previsto dell'economia statunitense, alimentando timori sulla ripresa economica del paese.
I dati hanno allentato le aspettative verso una conclusione anticipata del programma di stimolo monetario, in seguito ai recenti verbali che hanno mostrato una divisione all'interno dei policymakers circa la politica monetaria di allentamento.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea che si terrà questo giovedì, nelle aspettative di un taglio dei tassi d'interesse; inoltre è molto atteso report sull'occupazione non agricola statunitense che sarà rilasciato il prossimo venerdì.
I prezzi sono saliti nelle ultime sedute, con gli investitori che hanno chiuso le posizioni nella convinzione che i prezzi non sarebbero scesi oltre.
I prezzi sono aumentati di quasi il 9% da quando è stato toccato il minimo di 4 mesi di 85,91 dollari al barile il 18 aprile. Nonostante i recenti aumenti, i prezzi NYMEX ad aprile hanno segnato un calo del 3%, registrando la performance peggiore dal maggio 2012.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a giugno sono scesi dello 0,1% a 103,89 dollari al barile, con lo spread tra i contratti brent e quelli del greggio a 9,37 dollari al barile.
Lo spread è sceso al minimo dal gennaio 2012, grazie al miglioramento della produzione nel Mare del Nord ed alle indicazioni di un calo delle scorte a Cushing, il punto di consegna dei futures Nymex.