MILANO (Reuters) - Il Tesoro non richiederà alla Cassa depositi e prestiti, di cui controlla l'80%, il pagamento di un dividendo straordinario.
Lo ha riferito a Reuters una fonte del Tesoro.
"Quei soldi rimarranno alla Cdp" ha affermato la fonte. "Quelle risorse serviranno alla Cdp per la sua attività di finanziamento dell'economia reale".
Intorno al 20 novembre tre fonti avevano detto a Reuters che il Tesoro, azionista all'80%, aveva chiesto a Cdp di pagare un dividendo straordinario per la gran parte degli 1,5 miliardi del dividendo straordinario ricevuto a sua volta da Cdp Reti.
Oltre alla cedola straordinaria Cdp ha incassato più di 2,4 miliardi di euro per la cessione del 40,9% di Cdp Reti a State Grid Corporation of China e a un gruppo di investitori istituzionali italiani.
CDP GUARDA A NODO ILVA
Negli ultimi giorni sono emerse indiscrezioni stampa circa un coinvolgimento della Cdp nel salvataggio di Ilva. Oggi una fonte vicina al commissario straordinario Piero Gnudi, ha ipotizzato "un meccanismo di finanziamento" che prevede un possibile intervento di Cassa Depositi e Prestiti.
Lo stesso AD di Cdp, Giovanni Gorno Tempini, ha affermato nei giorni scorsi che il gruppo guarda con interesse al settore siderurgico e che "Cdp potrebbe investire in società interessate a Ilva".
Entro fine anno la Cdp dovrebbe comprare immobili dal Demanio per 500 milioni, in linea con quanto fatto a fine 2013, e acquisire la quota di Stm detenuta dal Tesoro.
Sul bilancio 2013 Cdp ha pagato un dividendo di 852 milioni di euro.
(Giulio Piovaccari)