ROMA (Reuters) - La combustione dei rifiuti urbani in Italia nel 2013 ha alimentato la produzione di energia per oltre 5.000 gigawatt ora (Gwh), dice un rapporto diffuso oggi dall'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale e da Federambiente.
Il recupero ha riguardato "4.193 GWh di elettricità e 1.508 GWh di energia termica", dice una nota, cioè oltre il doppio rispetto al 2003.
Secondo la nota, la quantità di energia prodotta potrebbe "contribuire in maniera significativa al fabbisogno energetico di metropoli con quasi un milione di abitanti come Napoli o Torino".
Il 49% dei rifiuti usati per produrre energia è composto da combustibile solido secondario (Css, che deriva dal trattamento dei rifiuti urbani), il 44% dai rifiuti indifferenziati, il 7% dai rifiuti speciali, compresi quelli sanitari.
Secondo il rapporto, alla data del primo dicembre 2013 erano operativi in Italia 45 impianti di incenerimento con una capacità di trattamento di 7,3 milioni di tonnellate l'anno. Ma quasi la metà degli impianti censiti ha una capacità di trattamemnto "piuttosto ridotta", cioè fino a 300 tonnellate al giorno.